La Mensa dei poveri
trasloca e si allarga

Nuova sede“Immensa” riaprirà il 5 ottobre al centro commerciale La Piastra dopo quattro anni in via Moroni

Sondrio

“Immensa” trasloca al quartiere Piastra. A quasi quattro anni dalla sua apertura negli spazi di un ex ristorante in via privata Moroni, nei pressi del tribunale, la mensa cittadina per i poveri necessita di spazi più ampi e riaprirà il prossimo lunedì 5 ottobre nella nuova sede al limitare del piano sopraelevato del centro commerciale La Piastra, verso il campo di pattinaggio.

Il servizio, gestito dall’associazione Amici di vita nuova, legata all’Operazione Mato Grosso, sarà ospitato nei locali che fino a pochi anni fa già fungevano da mensa. Spazi di proprietà della famiglia Rebai, che tramite la creazione della Fondazione Giulio, li metterà a disposizione in comodato d’uso gratuito.

A determinare lo spostamento di “Immensa” il crescente numero di poveri che la frequentano. «Il primo giorno di apertura, il 3 novembre 2016 - ricorda padre Lorenzo Salinetti, uno degli ideatori del servizio -, arrivarono otto persone, poi salite a circa quaranta il primo mese e raddoppiate nei primi due anni. Quindi, dallo scorso anno, siamo arrivati a punte di centoventi presenze e qualcuno si è trovato anche ad attendere all’esterno per il pranzo. Una situazione spiacevole, soprattutto in inverno, quando è freddo».

L’idea della mensa è nata dalla partecipazione di padre Salinetti ad una serie di riunioni promosse dai Servizi sociali, «in cui - ricorda egli stesso - alle associazioni presenti si riferiva come in città stessero emergendo nuove povertà. Inoltre, avrebbe presto dovuto chiudere la mensa sociale e c’era quindi bisogno di un luogo in cui poter offrire un pasto caldo a chi ne aveva necessità».

Un bisogno motivato non solo da povertà materiali. «C’è anche chi viene in mensa - spiega padre Salinetti - perché desidera stare seduto accanto a qualcun altro. Non tutti, infatti, sono poveri perché hanno bisogno di pane, ma anche perché cercano condivisione e solidarietà».

Anche durante il periodo del lockdown, “Immensa” non si è mai fermata e i pasti venivano consegnati a domicilio tramite la collaborazione con la Croce rossa. «Il 3 maggio scorso, però - racconta padre Salinetti -, abbiamo chiuso. Non riuscivamo più ad accogliere tutti e in più c’erano affitto e spese da pagare. Ci siamo così preparati al trasferimento nei nuovi spazi che la famiglia Rebai ci ha messo a disposizione».

Gli ultimi mesi - ma i lavori devono ancora essere ultimati nei prossimi giorni -, diversi volontari e benefattori si sono impegnati per il rifacimento degli impianti e per reperire le attrezzature da cucina, partendo dal recupero di quelle già utilizzate nella sede precedente della mensa. «Ora abbiamo novanta posti - spiega padre Salinetti -, anche se per le norme di distanziamento si ridurranno. Ma abbiamo spazi più grandi e nessuno dovrà aspettare all’esterno prima del pranzo». Mercoledì 30 settembre, per l’inaugurazione ufficiale dei nuovi spazi della mensa, sarà presente monsignor Giorgio Barbetta, vescovo ausiliare di Huari, in Perù. Originario di Berbenno e legato all’Operazione Mato Grosso, alle 17,30 il presule benedirà i locali, quindi si sposterà al vicino oratorio Sacro Cuore, dove presiederà la Messa nel grande spazio del capannone esterno.

La settimana seguente, con la riapertura, dal 5 ottobre, nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì, tornerà all’opera il gruppo di volontari. «Una settantina - riferisce padre Salinetti -, impegnati in cucina, per servire, per pulire o per la raccolta e lo smistamento dei viveri. In questi anni, attraverso un percorso educativo, li abbiamo formati ad un certo tipo di servizio, ad uno stile di accoglienza dei poveri».

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