La crescita dei contagi
non si ferma: per Ats +206

L’Ats registra l’incremento nella giornata di ieri, resta la discrepanza con i dati regionali

È lontano il cambio di passo in Valtellina e Valchiavenna rispetto all’andamento del contagio da coronavirus. Subito spente dai dati di Ats della Montagna, le speranze accese dai più “benevoli” report regionali, che, sia lunedì sia ieri, davano, in decrescita i nuovi casi, pari, rispettivamente a 33 e a 67. Per Ats, le cui elaborazioni sono sempre super controllate, i nuovi casi restano numerosi: 616 fra venerdì e lunedì, dato aggregato su tre giorni, 206, ieri. Cifra, quest’ultima, che sgombra il campo da qualsiasi dubbio interpretativo. Da noi, la curva, resta in salita, molto più che nelle altre aree governate da Ats, cioè Valcamonica (+ 35 casi ieri) ed Alto Lario (+ 17), pur in rapporto ad una minore popolazione che le connota. Sarà che in provincia di Sondrio l’onda arriva sempre lunga, nel senso di sempre un po’ dopo, sarà che da noi il clima è più rigido che altrove, soprattutto, in alta montagna, e questo potrebbe pure incidere sulla circolazione del virus, sarà che abbiamo una fetta di popolazione anziana e fragile maggiore che altrove, e che confiniamo con una Svizzera meno attenta alle regole anti Covid, fatto si è che il contagio galoppa.

I totali

E i 206 casi di ieri, registrati tutti sul territorio, portano il totale dei positivi da inizio pandemia, cioè dal 23 febbraio scorso, ad un passo dalle 6mila unità. Per la precisione siamo a 5.901, di cui, 5.140 fra la popolazione residente e dimorante in provincia di Sondrio, e 761 fra gli ospiti delle strutture protette, siano case di riposo, residenze sanitarie per disabili, o comunità alloggio per anziani. Cresce, va detto, anche il parametro dei guariti, + 129 solo ieri, per un totale di 2.795 da inizio pandemia, e aumenta, ma di una sola unità, il numero dei decessi, 287 in totale. Allo stato attuale, quindi, il numero dei positivi in provincia di Sondrio resta alto, e pari a 2.819 persone, di cui, come andiamo ripetendo, non abbiamo una fotografia Comune per Comune, per cui è difficilissimo capire, per noi, dove il virus è più pernicioso.

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