Invalidi in Italia
lavoravano in Svizzera

Scoperta dalla Finanza nel Varesotto una truffa ai danni dello Stato.

In Italia invalidi con tanto di pensione. In Svizzera frontalieri perfettamente idonei al lavoro con tanto di impiego e ottimo stipendio. È quanto ha scoperto la Guardia di Finanza di Luino nel corso di un’indagine coordinata dal sostituto procuratore di Varese Annalisa Palomba.

Come riporta La Provincia di Varese in un mese sono stati quattro icasi scoperti con relativa denuncia per falso in atto pubblico e indebita percezione di erogazione in danno allo Stato.

Due uomini e due donne che in Italia risultano invalidi in percentuali che oscillano tra il 70 è il 75%: da anni queste persone presentano regolare modulo Iclav nel quale dichiarano di essere inabili al lavoro e di non avere alcun reddito (o comunque un reddito minimale) in quanto impossibilitati ad avere un’occupazione. Dichiarazione che consente loro di percepire una pensione di sostegno: per gli inabili al 75% parliamo di circa 250 euro mensili. Consegnato il modulo, incassata la pensione, le stesse quattro persone hanno varcato il confine con la Svizzera ogni giorno per anni andando a lavorare regolarmente in qualità di frontalieri. Per la procura hanno dichiarato quindi il falso: non soltanto possono lavorare, ma hanno anche un reddito di tutto rispetto visto l’ammontare degli stipendi pagati oltre confine.

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