Incidenti: stretta su ciclisti e pedoni

L’intervento. Dopo le segnalazioni arrivate da alcuni sindaci, la Prefettura chiede controlli mirati sulle strade. Chi circola in bici di notte deve indossare giubbotto o bretelle retroriflettenti: si rischiano multe fino a 102 euro.

Attenzione, i ciclisti che circolano fuori dai centri abitati dopo il tramonto e quelli che viaggiano nelle gallerie hanno l’obbligo di indossare giubbotto o bretelle retroriflettenti ad alta visibilità. E anche per i pedoni ci sono regole ben precise da rispettare, per evitare di mettere a rischio la vita propria e altrui. A sottolinearlo, in una nota diffusa ieri, la Prefettura di Sondrio, che sta predisponendo un piano di interventi contro gli incidenti e per la sicurezza stradale, da mettere in campo insieme a enti locali, forze dell’ordine, mondo della scuola.

Nei giorni scorsi il prefetto Salvatore Pasquariello aveva convocato l’Osservatorio per l’incidentalità stradale, in seguito ai drammatici casi registrati a livello nazionale, e aveva chiesto a sindaci e forze dell’ordine di trasmettere i dati per fare una sorta di “mappa dell’incidentalità”, individuando i tratti più a rischio per poter predisporre controlli mirati. Proprio a fronte delle prime segnalazioni arrivate da alcuni sindaci, ieri la Prefettura ha inviato a tutti i primi cittadini una nota, nella quale si chiede di sensibilizzare la cittadinanza in ordine al rispetto delle norme del codice della strada e allo stesso tempo di intensificare i controlli della Polizia locale.

Due in particolare gli articoli del Nuovo Codice della Strada sui quali si puntano i riflettori: l’articolo 182, comma 9-bis e il 190, comma 1. Il primo prevede che «il conducente di velocipede che circola fuori dai centri abitati da mezz’ora dopo il tramonto del sole a mezz’ora prima del suo sorgere e il conducente di velocipede che circola nelle gallerie hanno l’obbligo di indossare il giubbotto o le bretelle retroriflettenti ad alta visibilità». Evidentemente sono in molti a non rispettare la norma, visto il “richiamo all’ordine” del prefetto. L’articolo 190, comma 1 prevede invece che «i pedoni devono circolare sui marciapiedi, sulle banchine, sui viali e sugli altri spazi per essi predisposti; qualora questi manchino, siano ingombri, interrotti o insufficienti, devono circolare sul margine della carreggiata opposto al senso di marcia dei veicoli in modo da causare il minimo intralcio possibile alla circolazione». «Fuori dei centri abitati - inoltre - i pedoni hanno l’obbligo di circolare in senso opposto a quello di marcia dei veicoli sulle carreggiate a due sensi di marcia e sul margine destro rispetto alla direzione di marcia dei veicoli quando si tratti di carreggiata a senso unico di circolazione».

«Da mezz’ora dopo il tramonto del sole a mezz’ora prima del suo sorgere - infine -, ai pedoni che circolano sulla carreggiata di strade esterne ai centri abitati, prive di illuminazione pubblica, è fatto obbligo di marciare su unica fila». Per chi non rispetta queste disposizioni, ricorda la Prefettura, sono previste sanzioni amministrative con il pagamento di una somma da 26 a 102 euro.

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