In Valtellina 422 contagiati
«Per alcuni mesi
in giro con la mascherina»

Il monito dell’assessore Gallera «Abbiamo superato ampiamente i 1600 posti letto di terapia intensiva»

Sondrioê

L’Ats della Montagna nella giornata di ieri non ha fornito i dati ufficiali relativi al contagio, esattamente come era già successo domenica scorsa.

Bisognerà, quindi, attendere il tardo pomeriggio di oggi per conoscere il numero dei nuovi casi di positività al Covid-19, dei decessi ma anche delle persone che sono state dimesse dall’ospedale

Un dato lo ha comunque fornito l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera nel corso della consueta conferenza stampa di aggiornamento della situazione in Lombardia: in totale sono 422 i contagiati in Valtellina e Valchiavenna, più 23, quindi, rispetto al dato ufficiale dell’Ats cristallizzato alle ore 16 di sabato.

Sono più di 41 mila, esattamente 41.007, i contagiati dal coronavirus in tutta la Lombardia, con un aumento rispetto a sabato di 1592. Leggermente inferiore agli ultimi due giorni il numero dei decessi (416) che in totale sono arrivati a 6360.

Entrando maggiormente nel dettaglio, i ricoverati che non si trovano in terapia intensiva sono 11.613, con un aumento di 461 (ieri erano stati 15), mentre quelli in terapia intensiva salgono a 1.328, solo nove in più, quindi, rispetto a ieri.

Sono in tutto 107.398 i tamponi fatti e sono salite a 9255 le persone che sono state dimesse.

«Abbiamo superato ampiamente i 1600 posti letto di terapia intensiva - ha detto Gallera nel suo intervento - siamo partiti da 724, qualcosa che non ha paragone, io penso, in nessun altro sistema sanitario, Non si parla solo di una capacità di raddoppiare, ma siamo arrivati oggi a una capacità del 135-140 per cento in più».

L’appello, comunque, resta sempre lo stesso. «Non bisogna assolutamente pensare che tutta questa situazione molto complicata che stiamo vivendo sia risolta in poche ore o con una linea che flette in maniera più significativa - ha aggiunto -. Probabilmente da qui ai prossimi mesi dobbiamo immaginare un modo di vivere diverso: dovremo scaglionare la nostra vita sociale per un numero significativo di mesi e andare in giro sempre con le mascherine. Fortunatamente ne stiamo producendo un numero elevato, che potremo fornire a tutti i lombardi». 

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