In provincia 37 i nuovi contagi
Un focolaio anche al Morelli

Sono 36 i valtellinesi ricoverati. Morta un’anziana di Campodolcino Positivi due operatori dell’ospedale di Sondalo dopo un matrimonio, chiusa Medicina

Sempre più marcata la diffusione del contagio in provincia di Sondrio e, al pari, in Lombardia. Il bollettino regionale, ieri, ci attribuiva 37 nuovi casi di positività (il report Ats, ricordiamolo, non esce al sabato e alla domenica), capaci di scalzarci dall’ultima posizione in cui, solitamente, ci collochiamo, fra tutte le provincie lombarde per diffusione del coronavirus. Dopo di noi, infatti, ieri, arrivava Cremona, con 25 nuovi positivi. Su un totale di 2.664, contro i 2.419 del giorno prima, dei quali la maggior parte concentrata sulla provincia di Milano, 1.388 (634 su Milano città), ma ben 286 su Monza e Brianza, 218 a Varese, 171 su Como e 67 su Lecco, per citare le aree a noi più vicine. Una positività che emerge di più, va detto, rispetto alla scorsa primavera, perché più tracciata, in quanto sono molti di più i tamponi che si effettuano in questo periodo (29.053 ieri), proprio per cercare di isolare, subito, le persone positive anche se asintomatiche ed evitare il tracollo del sistema sanitario inteso come reparti Covid e intensivi. Reparti che stanno vedendo un aumento deciso dei ricoveri.

Temporaneamente chiuso, incredibile ma vero, per un focolaio Covid scoppiato fra gli operatori sanitari, il reparto di Medicina Generale dell’ospedale di Sondalo. Martedì la direzione generale di Asst Valtellina e Alto Lario, ha deciso di trasferire i pazienti lì ricoverati in Medicina a Sondrio, mentre i nuovi accessi verranno collocati, temporaneamente, in Pneumologia.

Due, per quanto si è potuto apprendere, gli operatori positivi, risultati tali dopo aver partecipato, il 3 ottobre scorso, a Gravedona a un matrimonio. A sposarsi proprio un’operatrice del reparto che, giocoforza, ha invitato amici e colleghi, cosicché la gamma dei contatti stretti dei positivi si è ampliata al punto tale da assicurare quarantene su quarantene e consigliare per la chiusura del reparto.

In isolamento, perché positiva, anche un’operatrice della Pediatria di Sondrio, anche se qui il reparto è risultato indenne da contagio o pericolo di contagio e prosegue la propria attività. Proprio questo fine settimana, per quanto si è potuto sapere, sarebbero in corso i tamponi di controllo sulle persone isolate a seguito di tale piccolo, ma impattante, focolaio.

Il pericolo è elevato, soprattutto, quando il Covid investe persone fragili ed anziane. Come è accaduto alla signora di 87 anni, di Campodolcino, mancata pochi giorni fa per Covid, anche se già con patologie proprie, dopo aver contratto il virus a casa ed essere stata ricoverata a Sondalo. Tutti negativi, pare, i suoi familiari, per cui il virus è arrivato a lei per altre vie. A farle visita, ogni settimana, personale dell’assistenza domiciliare, anche se riscontri circa l’origine del contagio non ci sono.

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