Immigrati, tetti agli ingressi in Svizzera

Il governo presenta un progetto per limitare gli stranieri. Coinvolti anche i frontalieri, priorità però per i lavoratori già presenti

La Svizzera vuole svoltare sul tema dell’immigrazione, anche per dar seguito al referendum del febbraio di un anno fa. Così il governo federale ha presentato un progetto di legge in cui saranno previsti tetti massimi e ingressi contingentanti annualmente per tutti gli stranieri in Svizzera, con priorità ai lavoratori già presenti nel Paese.

I tetti massimi si applicano ai soggiorni di lavoro brevi di oltre quattro mesi e riguardano anche i frontalieri, i familiari, gli immigrati senza lavoro, i rifugiati e chi è ammesso nel paese a titolo provvisorio.

E’ l’esecutivo a fissare sia i tetti massimi sia i contingenti. Il governo federale - scrive La Tribune de Genève - ha anche approvato il mandato per rinegoziare con l’Unione europea l’accordo di libera circolazione delle persone, che non prevede limiti di questo tipo.

La Tribune aggiunge che dopo il recente viaggio a Bruxelles della presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga una decina di giorni or sono, il governo elvetico non ha cambiato posizione. Nonostante il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker abbia spiegato chiaramente che l’Ue rifiuta qualsiasi modifica sul Trattato di libera circolazione delle persone, che non prevede nessun limite.

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