Il suo motto “Mola miga ‘l mazz”
Contagioso come la sua generosità

Poschiavo, si è spento a 91 anni Andrea Kim Compagnoni. Una figura molto nota anche al di qua del confine.

Lutto a Poschiavo: all’età di 91 anni, mercoledì 8 gennaio è mancato Andrea Compagnoni, “un gigante della solidarietà”, come l’ha definito il suo amico Giorgio Nana. Nato a Londra il 5 ottobre del 1928 da genitori emigrati in Inghilterra, Andrea Compagnoni era sposato con Agnese e aveva quattro figli; dopo un’infanzia di stenti, ha dedicato la sua vita alla famiglia, al suo lavoro di sellaio e di contadino, e agli scout per i quali era semplicemente “Kim”.

Grazie all’Associazione interventi umanitari Valposchiavo, di cui era presidente onorario, Compagnoni ha organizzato nel corso degli anni più missioni d’aiuto, specialmente nei paesi della ex Jugoslavia, con particolare attenzione per i bambini orfani in Croazia.

Spessissimo lo ha fatto assieme a Giorgio Nana ed è proprio il sindacalista valtellinese della Cgil, anch’egli molto attivo nel sociale, a tracciare un ricordo di colui che è stato uno dei cittadini più illustri e impegnati della Valposchiavo.

«L’ultima volta che incontrato Andrea Compagnoni è stato tre mesi fa, a Poschiavo - ricorda Nana -; mi diceva che stava progettando un viaggio umanitario in Moldavia.

La prima volta che lo incontrai fu nell‘estate del 1995: un giorno, in ufficio a Tirano, mi vedo arrivare un signore alto, piuttosto magro, con un grembiule da lavoro che mi dice: “sono Andrea Compagnoni di Poschiavo, ho letto sui giornali che con la Caritas organizzate viaggi umanitari verso la ex Jugoslavia; vorrei chiedere se possiamo collaborare con voi”.

All‘inizio rimasi stupito ma fui contento di questa richiesta e gli risposi di sì e che stavamo preparando un camion con destinazione Vocin, un paese croato di 1.800 abitanti di cui 1.500 erano profughi fuggiti dal Kosovo.

“Potremmo preparare anche noi un camion e venire con voi”, mi rispose e da quel giorno iniziammo a compiere insieme decine e decine di viaggi umanitari; italiani cattolici e amici svizzeri della chiesa riformata uniti per aiutare le persone bisognose di fede mussulmana e ortodossa, nei vari paesi dell’est Europa.

Abbiamo viaggiato in lungo e in largo, dalla Croazia alla Bosnia, da Mostar a Saraievo, fino anche a Pula, in Istria, dove aiutavamo una casa di riposo per anziani; e poi ci siamo spinti anche in Moldavia, Romania, ex Cecoslovacchia, Polonia, Ucraina e dove c’era bisogno di aiuto». Per Giorgio Nana raccogliere cibo, vestiti, mobili e generi di prima necessità da portare nei paesi martoriati dalle guerre non era difficile; il vero problema era il costo dei viaggi: «gasolio, autostrade, a volte anche il noleggio dei camion, pesavano sui bilanci delle nostre associazioni - spiega - ma con i franchi raccolti in Svizzera e con le lire dei tanti generosi valtellinesi abbiamo potuto realizzare tanti viaggi umanitari».

«Andrea Compagnoni è stato tante volte ospite in Valtellina - conclude Nana -. Dieci anni fa, dopo il conflitto nei Balcani, organizzammo a Lanzada un raduno dei tanti gruppi di volontari che avevano operato nelle zone di guerra; naturalmente non mancarono gli amici grigionesi da lui capeggiati; era un uomo che non mollava mai, il suo motto era “Mola miga ‘l mazz”. È stato un grande che si è dato tanto da fare per gli altri». I funerali di Andrea “Kim” Compagnoni si terranno sabato 18 gennaio alle 14 nel cimitero di Poschiavo dove i familiari porteranno le sue ceneri.

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