Il Mallero “liberato”
da sessanta volontari

Via quattro camion di legna e detriti. Operazione “Fiumi sicuri”

Ieri mattina dalle 7, sessanta volontari della Protezione Civile della media valle si sono calati lungo le rive del Mallero, al lavoro, per rimuovere quattro camion di detriti e sterpaglie dall’alveo; una sessantina di “casacche gialle” e “tute arancio” (diverse le specialità presenti), coordinate dal presidente del Gruppo di Protezione civile e antincendio boschivo di Sondrio Stefano Magagnato. Era “Fiumi sicuri”, l’iniziativa promossa dalla Regione Lombardia per la manutenzione e la messa in sicurezza dei corsi d’acqua, allo scopo di mitigare il rischio idraulico e idrogeologico.

Come non andare con la mente a quel maledetto luglio dell’87 quando il Mallero levò grossa la voce, con cinque o sei milioni di metri cubi di terra, sassi, massi, piante. Dovette essere aggredito con ruspe e pale meccaniche per procedere allo svaso dell’alveo che praticamente non esisteva più e la gente riparava in montagna. Se l’esperienza insegna qualcosa, ben vengano iniziative come quella andata in scena ieri mattina.

Il Mallero (tra la briglia a monte dell’abitato e la passerella in Gombaro) è stato interessato alla rimozione di detriti, sterpaglie e legname che avrebbero potuto rendere difficoltoso il flusso delle acque in caso di forti piogge.

«È proprio grande la riconoscenza verso questi volontari che lavorano con dedizione e passione» ha commentato l’assessore alla Protezione civile Lorena Rossatti a nome di tutta l’amministrazione.

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