Il Golf di Caiolo
Gestione spagnola
e progetti in grande

RivoluzioneSubentra la Global golf company L’ad: «Offriremo standard di qualità alti» Integrazione con il territorio e l’offerta turistica

Primavera di rinascita per il Golf club di Caiolo. Non soltanto a marzo il green riaprirà dopo la pausa invernale, ma lo farà con una gestione tutta nuova, di respiro internazionale che mira a valorizzare il Club all’interno dell’offerta turistica globale del territorio.

I soggetti

Ad occuparsene sarà infatti Global golf company, gruppo spagnolo fondato 28 anni fa da Luis de Vierna, professore universitario di Madrid e ora guidato dall’ad Cristobal Martin Ramos che, portato a Caiolo da Giorgio Bianchi del Pkf hospitality group, tra l’altro consulente strategico del Comune di Sondrio, si è innamorato del luogo e del contesto, ha capito le potenzialità inespresse e ha deciso di impegnarsi nella gestione.

Il green di Caiolo è il secondo in Italia di cui si occuperà il gruppo - l’altro è a Jesolo - che complessivamente ha la gestione di 32 campi da golf, di cui 6 in Portogallo - compreso l’Aroeira di Lisbona, considerato uno dei 50 migliori al mondo - e gli altri in Spagna. «Il mercato italiano è molto simile a quello spagnolo di 20 anni - dice Cristobal Martin Ramos - con una rete di green gestiti in maniera un po’ familiare, senza gli standard di servizio e qualità che le società di gestione possono offrire».

Il gruppo ha una visione “democratica” del golf rispetto a chi, non senza preconcetti, lo considera un’attività esclusiva per ricchi snob. «Uno sport a tutti gli effetti - sottolinea l’ad - che coinvolge l’intera famiglia. Spesso il golf viene associato a un club per pochi e invece è sì un club, ma sportivo aperto a tutti. Prassi di Global golf è interagire con il territorio, con le scuole, creare i giocatori del futuro, disciplinarlo come sport vero e proprio creando classi di lezioni gratuite e campi estivi. E farlo attraverso una realtà multinazionale come la nostra consente, come già accade in Spagna e Portogallo, di organizzare campi estivi o tornei che possano portare i giovani anche all’estero negli altri green che gestiamo».

Investimenti

Il concetto di fruizione familiare si lega agli investimenti e agli interventi che il Gruppo intende fare a Caiolo. Ovvero inserire nell’offerta del Golf club anche quella di altri sport come il paddle, il footgolf (golf giocato con i piedi) piuttosto che servizi come la piscina, un luogo dove cioè chiunque possa trovare da fare in un week end all’aria aperta.

Anche per questa ragione, per favorire gli interventi di miglioria del campo e dei servizi che gli ruotano intorno a partire dalla Club house - inizialmente si parla di cifre intorno ai 300mila euro - il contratto di gestione che lega il Gruppo al green di Caiolo è a lungo termine con la ferma intenzione di far entrare il golf nell’offerta turistica complessiva della Valle, a maggior ragione avendo all’orizzonte l’Olimpiade 2026.

Pacchetti

«Siamo a Sondrio per restarci a lungo - dice Ramos - per investire affinché il green possa elevarsi di standard e di livello. Intendiamo creare pacchetti di soggiorno dedicati a golfisti e non. Il cliente principale è dell’Europa del Nord, Gran Bretagna, Paesi scandinavi, Germania per cui ci rivolgeremo principalmente a questi mercati. In più c’è tutto un indotto derivante dai tornei corporativi (Bmw piuttosto che altre marche)».

Il Gruppo ha in animo di avviare una partnership con le strutture ricettive e valuta la possibilità di aprire un confronto con l’aviosuperficie lì vicina. Fondamentale per la chiusura dell’accordo è stato l’apporto di Pks e dell’amministrazione comunale sondriese. «Come Pks siamo molto contenti di questa operazione - conclude Bianchi -. Un bel trampolino di lancio per spiccare quel volo che Sondrio deve fare come destinazione all’interno di mercati nuovi».

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