Il futuro del Morelli
Fontana incontrerà il Comitato

L’appuntamento con il presidente della Regione è stato fissato per giovedì «Nutriamo molte speranze - dicono dall’Alta Valle - perché proponiamo un documento completo e dettagliato»

Primo obiettivo raggiunto: giovedì il Comitato per la difesa della sanità di montagna sarà ricevuto, come aveva chiesto da settimane, dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.

Ormai il Comitato è di casa al Pirellone, visto che settimana scorsa i suoi rappresentanti sono stati ascoltati dalla commissione Sanità.

«Nutriamo molte speranze in questo incontro - spiegano dal Comitato - perché proponiamo un documento programmatico molto completo e dettagliato sulla proposta di una sanità di montagna, immediatamente applicabile ed economicamente sostenibile. La sua redazione è il frutto del generoso e disinteressato lavoro di autorevolissimi esperti, coordinati dal medico Giuliano Pradella, che si sono molto esposti, anche in queste settimane, per riflettere e far riflettere sui tanti errori commessi nel passato e sulle buone pratiche da adottare per il futuro. Il documento del Comitato, a nostro avviso, è l’unica proposta credibile e autorevole in grado di suscitare l’interesse delle istituzioni lombarde. Di buon auspicio, anche, il sostegno trasversale ricevuto da diversi componenti della terza commissione Sanità. Convocazione che è stata richiesta, appositamente, dalla consigliera Simona Pedrazzi, alla quale vanno i nostri più sentiti ringraziamenti per la fiducia manifestata» continuano gli esponenti del Comitato. Un documento che in provincia, tuttavia, è stato sostenuto fortemente solo dai sindaci dell’Alta Valle.

«Vogliamo esprimere ai nostri coraggiosi sindaci dell’Alta Valle un sentimento di stima e ammirazione per il loro impegno - spiegano Luigi Grassi e Pietro Del Simone, che sono stati sindaci di Sondalo e di Tirano -. Abbiamo fatto i sindaci per diversi anni e comprendiamo benissimo che le questioni legate alla sanità siano complesse da approfondire e non certamente le uniche a cui un sindaco debba dedicare tempo. I sindaci dell’Alta Valle, coordinati dal primo cittadino di Sondalo, Ilaria Peraldini, hanno compreso benissimo gli enormi risvolti della partita in gioco, che vanno dal più evidente e immediato aspetto occupazionale al diritto alla salute di una grande parte di territorio montano che è distante e isolato dal resto della rete ospedaliera lombarda».

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