Il Consorzio Valmalenco: «Ci sono debiti pregressi ma vogliamo pagare tutti»

Chi ha dei crediti ha perso la pazienza ed è deciso a puntare sulla messa in mora del Consorzio turistico Sondrio e Valmalenco. Ma il presidente Dario Ruttico assicura che nonostante i conti del passato «con un processo di razionalizzazione delle spese l’attività andrà avanti».

E specifica che - questo è l’aspetto più sentito da coloro (alcune decine di imprenditori) che aspettano uno o più bonifici, a volte da svariati anni - «noi vogliamo pagare tutti, cercheremo di sistemare tutte le spettanze, è una questione di correttezza». In alcuni casi vengono proposti ai creditori accordi basati su una cifra inferiore a quanto pattuito nel momento in cui sono stati firmati i contratti, in modo da accelerare i tempi della chiusura della partita. «Questa è l’extrema ratio. Ribadisco che vogliamo onorare tutti gli impegni, ma al momento non abbiamo le coperture finanziarie per pagare tutte le fatture e ci vorrà del tempo per farlo, perché non abbiamo la bacchetta magica».

Certo, negli ultimi anni dal punto di vista finanziario e delle adesioni le cose non sono andate come sperato. Il “rosso” accumulato, conferma Ruttico, che dalla fine dello scorso anno ha preso il posto di Giorgio Zini, ammonta a poco meno di 200mila euro. Una cifra che non può lasciare indifferenti. «Ma sono debiti pregressi accumulati in vent’anni, invece il bilancio annuale, che è pubblico, è più o meno in ordine. Non stiamo fallendo, oggi (ieri, ndr) sono uscito dalla sede alle 14,30 e nessuno ci aveva messo in mora». Alla base di questa situazione secondo Ruttico c’è «la mancanza di quote importanti, di soci che non le hanno versate e sono venute meno rispetto ai bilanci di previsione». Non sono disponibili indicazioni precise sull’attuale numero di associati, ma Ruttico conferma che si può fare molto, molto meglio. «Stiamo cercando di ampliare la base associativa, tra istituzioni - tanto che stiamo incontrando i sindaci del mandamento - e privati. Ci vorrà del tempo. Ma non stiamo per chiudere e oltre a spiegarlo ai soci vorrei ribadirlo ai sei dipendenti». Non è passata inosservata, proprio nei giorni segnati dalle discussioni su questa tematica, la rinuncia al posto nel Cda del rappresentante degli albergatori di Sondrio. Ma secondo i vertici del Consorzio è dovuta a motivi personali.

Non è facile essere fiduciosi. Però Ruttico non perde le speranze. «Le sofferenze pregresse ci sono, ma si continua a operare con decisione nella direzione che si ritiene la più efficace, per sostenere le attività e i servizi che da sempre il Consorzio fornisce. Quest’azione prosegue anche con un processo di razionalizzazione delle spese già attivato, che permetta il rinvenimento di soluzioni adeguate e flessibili per il buon prosieguo delle attività. Forse non ci riuscirò, ma sono abbastanza testardo e con il sostegno del Cda e dei collaboratori spero di farcela».

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