Il “ciclista-pugile” torna in azione. Una quarta donna colpita da un pugno

Il caso È successo sempre lungo il Sentiero Valtellina, in corso le indagini dei carabinieri

Stanno lavorando i carabinieri per risalire all’identità del giovane, sui trent’anni, che lunedì avrebbe distribuito pugni ad almeno quattro donne, lungo il tratto Tiranese del Sentiero Valtellina.

Emblematico l’ultimo episodio emerso, quello riferito dalla quarta donna intercettata dal giovane, questa volta un po’ più tardi, rispetto agli altri tre episodi, perché erano le 13 circa, sempre di lunedì, e la zona era quella sotto Lovero, dove ci sono due pozze d’acqua.

«Stavo scendendo da lì, da sola - racconta la donna nella chat ormai rovente del gruppo Facebook “Sei di Tirano se...” - quando un giovane in bicicletta mi ha superato. Poi, poco più avanti, si è fermato, è tornato indietro verso di me e mi ha chiesto l’ora, ma senza parlare, me lo ha fatto capire a gesti. Ignara, ho guardato l’orologio e gliel’ho detta e lui, per tutta risposta, immediatamente dopo, mi ha sferrato un pugno sul braccio e se ne è partito. Incredibile. Non so descriverlo però - aggiunge -, salvo dire che aveva dei calzoncini rossi».

Un particolare quest’ultimo che non collima con le narrazioni delle altre tre donne prese a pugni nelle ore precedenti, fra le 10.30 e le 11,nel tratto Stazzona-Lovero-San Giacomo di Teglio, perché secondo loro il giovane sarebbe stato vestito di scuro, con una maglia con la scritta sul retro “Stelvio”, e sul davanti delle strisce gialle.

Anche se, a questo punto, viene il sospetto che si tratti della stessa persona con dei cambi di vestiti appresso, perché ipotizzare che vi siano più persone in giro in bicicletta, sul Sentiero Valtellina, a dare pugni alle donne che incontra appare un’ipotesi ancor più inquietante.

Di certo si sa che le testimonianze raccolte dai carabinieri di Tirano sarebbero almeno quattro, dopodiché non è chiaro se le donne aggredite abbiano presentato formale querela, però le indagini, questo è certo, sono partite subito nell’intento di far luce su una situazione che non lascia tranquilli i frequentatori del Sentiero Valtellina. Persone, spesso donne, che lo scelgono per rilassarsi, passeggiando in solitaria, e che mai si immaginerebbero di ritrovarsi con lividi sulle braccia procurati da pugni.

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