I sindaci dell’Alta Valle decisi
«Sertori difenda la nostra sanità»

Chiesto all’assessore un impegno sul Morelli. «Finora ha avuto una posizione Sondrio-centrica»

I sindaci dell’Alta Valtellina ed il Comitato per la difesa della sanità di montagna richiamano l’assessore regionale alla montagna, Massimo Sertori al ruolo di interlocutore per l’ospedale Morelli. «Non deve defilarsi, ha un ruolo istituzionale e deve occuparsi della vicenda» ha detto il sindaco di Valdisotto, Alessandro Pedrini nel corso della conferenza stampa di ieri a Bormio. Erano presenti cinque dei sei sindaci del blocco dell’Alta Valle, assente Valfurva, ma nessuna spaccatura: solamente l’impossibilità di essere presenti da parte degli amministratori della valle dello Zebrù.

Anche il sindaco di Sondalo, Ilaria Peraldini si è rivolta a Sertori: «Io mi aspetto tanto da un assessore regionale nato a Ponte in Valtellina, mi attendo che faccia il bene in generale della sanità della nostra provincia e non abbia come finora ha fatto una posizione Sondrio-centrica. Finora mi ha deluso». Ed anche l’ex sindaco di Sondalo, Luigi Grassi ha tirato le orecchie a Sertori: «A novembre bollava come fake news le nostre preoccupazioni sul Morelli; i fatti hanno dimostrato chi diceva fake news. Sertori non deve sottrarsi ai suoi compiti, non basta prendere i voti; i cittadini sono arrabbiati».

I sindaci hanno definito “operazione verità” l’incontro «per dire finalmente le cose come stanno». Lo spettro della chiusura del Morelli agita gli animi: «È vero che non c’è scritto da nessuna parte che il Morelli sarà chiuso – ha detto il sindaco di Sondalo, Ilaria Peraldini- ma ci vuole poco per capire che si va in questa direzione. La Regione ci ha detto che del Morelli vuole fare un Dem, un dipartimento dell’urgenza della montagna con l’emergenza- urgenza, ma quando abbiamo chiesto spiegazioni su come intende attuarlo non ci sono state date risposte. Ci dicono che potenzieranno l’Unità Spinale con dipendenti e posti letto, ma se non riportano le alte specialità, non servono a nulla queste promesse.

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