I saldi anticipati?
«Scelta insensata
ma ci saremo»

Bocciata dai commercianti l’idea della Regione «Così diamo un impulso alle attività» dice Fontana»

Sondrio

Anticipo di una settimana per l’avvio dei saldi estivi, già fissati al primo di agosto alla ripresa delle attività dopo il lock down e che invece cominceranno domani , e negozianti sul piede di guerra.

L’ufficialità della nuova data scelta dalla giunta Fontana è arrivata mercoledì sera ed è piaciuta pochissimo ai commercianti di Sondrio e della provincia, dove pochissimo è un elegante eufemismo, come testimonia la durissima presa di posizione dell’Unione del commercio e del turismo che parla di «scelta inopportuna, intempestiva e assurda, del tutto fuori luogo per noi: la Valtellina e la Valchiavenna non sono Milano o corso Buenos Aires».

Il cambio di rotta era già nell’aria dopo la riunione della conferenza delle Regioni e delle Province autonome che ha rimesso alla valutazione delle singole Regioni l’eventuale anticipo rispetto alla data del primo agosto, ma certo nessuno si aspettava una modifica da un giorno per l’altro.

«La decisione - ha spiegato il presidente della Lombardia Attilio Fontana - va nella direzione di dare un nuovo impulso alle attività commerciali che tanto hanno sofferto durante il lockdown. Allo stesso tempo, offriamo un’opportunità di risparmio per i cittadini che decidono di fare acquisti».

«Il percorso che ha portato alla decisione di anticipare i saldi - ha spiegato l’assessore allo Sviluppo economico Alessandro Mattinzoli - nasce da sollecitazioni scaturite da un confronto serrato con le categorie. La strada del dialogo è sempre stata e continuerà a essere alla base del rapporto tra la nostra giunta e le associazioni di settore».

Non con quelle della provincia di Sondrio in questo caso. «Una scelta incredibilmente assurda, dall’inopportuna intempestività e del tutto insensata - sottolineano infatti con disappunto dall’Unione commercio -, che disapproviamo nel metodo e nei tempi. Abbiamo ricevuto tante telefonate dai nostri soci che, a ragione, sono sul piede di guerra per questa decisione che li mette in forti difficoltà organizzative e comporterà un sovraccarico di lavoro per garantire un buon servizio ai clienti». Ci sono, infatti, cartellini da preparare «con percentuale di sconto e prezzo finale da mettere su tutti gli articoli» spiega Vittorio Fracassetti e ci sono commercianti che hanno i dipendenti in ferie o che si sono organizzati per andare essi stessi in vacanza e ora non sanno cosa fare, come sottolinea Fiorella Del Barba. Nonostante tutte le difficoltà per preparare le vendite, facendo i conti anche con personale in vacanza o in cassa integrazione, i commercianti del settore tessile, abbigliamento e calzature di Sondrio, Morbegno, Tirano, Bormio e Livigno si faranno trovare pronti per l’ormai tradizionale appuntamento con la “Notte dei saldi” che prevede negozi aperti fino a mezzanotte per regalare un momento speciale ai residenti e anche ai turisti che vorranno fare acquisti approfittando degli sconti stagionali, magari dopo un aperitivo o una cena.

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