I contagi in calo
ma non nella Valle
Dodici i nuovi casi

In Lombardia c’è stata una leggera flessione, in provincia di Sondrio ancora 12 positivi in più e 19 vittime (in tre giorni)

I dati, a livello regionale, indicano una leggera flessione. E, addirittura, quello riferito ai ricoveri in terapia intensiva, per la prima volta, negativo.

Meno 6 persone rispetto al giorno precedente per un totale di 1324 persone intubate. Che restano sempre tante, come tanti sono i morti, 7199 (+ 381 rispetto a lunedì), i positivi, 43.202 (+ 1047), e i ricoverati, 11.883 (+ 68).

Però il loro aumento è progressivamente inferiore, mentre è, via via, superiore quello delle persone dimesse, 10.885.

Ebbene, questa tendenza, a livello della nostra provincia, di Sondrio, ancora non si vede. E’ vero che aumentano i dimessi a domicilio, di nove unità, salendo a 127 (dati forniti ieri dall’ufficio stampa Ats della Montagna), ma aumentano anche quelli riferiti ai positivi, + 12, per un totale di 462, e dei morti, + 19, pari a un complessivo di 79.

Quelli accertati Covid, ricordiamolo, perchè non tutte le persone decedute vengono sottoposte a tampone, se non ricoverate in ospedale e coi sintomi del caso.

Quindi non i morti in casa di riposo, che non sono mancati, purtroppo, in questi giorni, e non solo a Chiavenna, e neppure quelli spirati in casa.

Per Valtellina e Valchiavenna, le cui comunità sono, ancora, molto vicine ai propri anziani, perderli è angosciante. E 79 è un numero che le nostre realtà, faticano ad interiorizzare. Tanto più che ci sono paesi di medie dimensioni che ne conteggiano davvero tanti, in proporzione alla popolazione.

Quanto alla diffusione del contagio era concentrata, ieri, soprattutto, su Sondrio. Sei nuovi casi che portano il totale dei positivi a 64. Un nuovo caso ciascuno per Tirano, 37, Teglio, 16, Montagna in Valtellina, 9, Piateda e Poggiridenti, 6 ciascuno, Mese, 2.

Sedici in totale, invece, su 77, i Comuni che, a più di un mese dal riscontro del primo positivo, il 22 febbraio scorso, a Valdidentro, sono ancora immuni dal contagio. Piccoli paesini delle valli, soprattutto orobiche, quelle del Bitto, in particolare.

A voler significare che, nonostante tutti i disagi che comporta vivere un poco “tagliati fuori” dal mondo, qualche vantaggio c’è.

Senza contagio sono Albaredo per San Marco, Gerola Alta, Pedesina, Rasura, Tartano, Mello, Mantello, Spriana, Torre di Santa Maria, Faedo, Castello dell’Acqua, Vervio, Sernio, Lovero, e, in Valchiavenna, San Giacomo Filippo e Madesimo.

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