HA UCCISO MADRE E MARITO
TRENT’ANNI ALL’INFERMIERA

Laura Taroni è stata riconosciuta colpevole delle due morti. Rinviato a giudizio in aula il medico Cazzaniga

Laura Taroni, l’infermiera di Lomazzo del pronto soccorso di Saronno, è stata condannata dal Tribunale di Busto Arsizio a 30 anni, come aveva chiesto l’accusa, in abbreviato per gli omicidi del marito Massimo Guerra e della madre, Maria Rita Clerici, di cui era accusata in concorso con l’amante e medico Leonardo Cazzaniga, che sarà processato in aula. L’infermiera è stata invece assolta per la morte del suocero Luciano Guerra, come chiesto anche dall’accusa.

La Taroni è stata condannata con rito abbreviato per cui con lo sconto di pena ha evitato l’ergastolo

Leonardo Cazzaniga, medico ed ex direttore del pronto soccorso di Saronno, è stato rinviato a giudizio per nove morti in corsia e per l’omicidio, in concorso con l’amante infermiera Laura Taroni, del marito e della madre della donna. Cazzaniga è stato anche rinviato a giudizio per la morte del suocero della Taroni, Luciano Guerra, posizione per la quale l’infermiera è stata assolta in abbreviato, su richiesta della stessa accusa.

La decisione del giudice Sara Cipolla, che ha condannato a trent’anni l’infermiera Laura Taroni, è arrivata dopo cinque ore di camera di consiglio. La donna in aula, ha ascoltato in silenzio la sentenza «non riusciva nemmeno a parlare», ha commentato appena fuori il suo avvocato Monica Alberti, annunciando ricorso.

«È particolarmente provata dalla sentenza, un conto è aspettarsi la condanna per un reato, un conto è sentire ’in nome del popolo italiano - ha proseguito Alberti -. Ma un risultato lo abbiamo raggiunto, è stata assolta per non aver commesso il fatto relativamente alla morte del suocero. Attenderemo le motivazioni ma - ha concluso - ricorreremo di certo in Appello».

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