Ha aggredito tre donne,
preso il maniaco del centro ( video )

In carcere un egiziano di 26 anni senza precedenti: ha fermato e palpeggiato tre delle sue vittime. In un quarto caso non è riuscito. La prima segnalazione dal padre di una ragazza, inseguita fino nell’androne

È un 26enne di nazionalità egiziana, nato a Segrate in provincia di Milano e residente a Montagna in Valtellina, l’uomo accusato di avere molestato quattro donne a Sondrio, destando grande allarme in città. La polizia lo ha arrestato martedì sera: nessun precedente penale alle spalle e diversi lavori, ultimo dei quali collaboratore in un negozio di ortofrutta, è un insospettabile, mai in passato un comportamento sopra le righe, violento o molesto, niente che facesse presagire quello che avrebbe fatto lo scorso week-end.

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Gli uomini della Questura hanno eseguito la misura di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari Antonio De Rosa su richiesta del sostituto procuratore Chiara Costagliola. Ora il 26enne egiziano, che era in attesa di rinnovo del permesso di soggiorno, si trova nel carcere di via Caimi, indagato per tre violenze sessuale e una tentata violenza.

«L’indagine ha preso avvio già nella notte tra sabato e domenica quando, attorno alle 2.30, abbiamo ricevuto la prima segnalazione - ha spiegato la dirigente delle Volanti, Lucia Vitali, nel corso della conferenza stampa -. Un padre ha telefonato perché la giovane figlia, appena rincasata, gli aveva raccontato di essere stata pedinata da un uomo, che aveva tentato di seguirla all’interno del palazzo in cui vive. La ragazza, però, era riuscita a chiudersi alle spalle la seconda porta dell’androne di casa e a scappare nell’appartamento. Non ha visto bene il molestatore, ma ha raccontato che si trovava di un giovane tra i 25 e i 30 anni dall’aspetto nordafricano e vestito di nero».

Poi, la mattina dopo la scoperta: la ragazza non era l’unica vittima. In questura, infatti, si sono presentate altre due donne, ed entrambe hanno denunciato di essere state avvicinate da un uomo con la scusa di accendere la sigaretta, che poi le ha seguite e, una volta giunte in un punto in cui non c’era nessuno, la ha aggredite fisicamente, immobilizzate e palpeggiate. Quella che per il codice penale si configura come violenza sessuale: le vittime sono fortunatamente riuscite ad evitare che l’aggressione si facesse ancor più seria divincolandosi e fuggendo in casa: in un caso approfittando di un attimo di distrazione del 26enne per la presenza di un passante.

Il quarto caso è invece emerso lunedì mattina, quando un’altra donna si è presentata in questura raccontando della violenza subita, assolutamente simile alle altre.

Grazie alla dettagliata descrizione delle vittime, di età compresa tra 19 e 56 anni, e con l’ausilio dei filmati di videosorveglianza delle telecamere sparse per la città, i poliziotti sono riusciti ad identificare il giovane egiziano. e a chiedere - ed ottenere - l’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

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