Guardie mediche
reclutate per l’estate
Su 78 rispondono in 5

Sanità Incarico provvisorio per la durata di tre mesi I dottori arrivano da Napoli, Brescia e dalla Brianza Emblematico delle difficoltà di reperimento personale

E’ solo dopo aver scorso tutte le graduatorie scorribilii che la dirigenza dell’Ats della Montagna , ha potuto individuare cinque medici cui conferire un incarico provvisorio per i tre mesi estivi, in modo da coprire 24 ore settimanali di continuità assistenziale in cinque località del territorio di pertinenza, fra Valtellina e Valcamonica.

Si tratta di Teresa De Michele, laureata col massimo punteggio, che da Giugliano, in provincia di Napoli ha accettato di prestare servizio a Livigno a supporto della medicina di base dal 1° giugno prossimo al 31 agosto, medico iscritto all’Ordine di Caserta.

I nomi

Cristina Marca, 28 anni, di Lanzada, laureatasi lo scorso 11 aprile e pronta ad entrare in servizio, sempre dal 1° giugno al 30 agosto, per 24 ore settimanali, a Tirano, e di Mohamed Mahmoud Faramawy, di Milano, che entrerà in servizio a Sondrio, per lo stesso lasso di tempo e lo stesso monte ore. Entrambi sono iscritti all’Ordine di Sondrio.

Infine, Claudia Morganti, di Rodengo Saiano (Brescia), prenderà servizio a Piamborno, sempre dal 1° giugno al 30 agosto, e Elisa Sisti, di Usmate Velate (Monza Brianza), è già in servizio dal 21 scorso a Pisogne, e vi resterà fino al 20 agosto.

Tenuto conto che prima di poter procedere a queste designazioni, è stata scorsa la graduatoria a disposizione dell’Ats della Montagna, per la medicina generale, forte di 55 nominativi, e, nessuno, ha accettato, ed è stata scorsa anche la graduatoria, sempre a disposizione di Ats, formulata sulla base dell’adesione all’avviso pubblico relativo, forte di 23 nominativi, e, in cinque, hanno accettato.

il reclutamento

Quindi, su 78 persone chiamate, da parte dello staff di Ats della Montagna, su input di Paolo Proh, direttore della struttura complessa di Cure primarie, la risposta è giunta, affermativa, da soli cinque medici. Ed è già cosa positiva, perché probabilmente la presenza di due camici bianchi del posto ha reso la “pesca”, un po’ più “redditizia”.

Resta, comunque, l’enorme difficoltà a trovare personale medico da inserire sul territorio, tant’è che ogni giorno riferiamo di scoperture in essere, ora come ora, soprattutto, sull’alta e sulla bassa Valchiavenna, su Livigno, e sulla Valmalenco.

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