Gli ritirano la patente
Va in caserma con la pistola
e la punta sui carabinieri: arrestato

Episodio movimentato la notte scorsa a Ponte in Valtellina, protagonista un uomo di 48 anni del paese

Paura ieri sera nella caserma dei Carabinieri di Ponte in Valtellina. Un uomo, classe 1972, al quale nel tardo pomeriggio militari avevano ritirato la patente e sequestrato l’auto per tasso alcolemico dell’1,8 grammi/litro, ha suonato al campanello e quando il piantone ha aperto gli ha puntato contro una pistola calibro 22, con il colpo in canna.

Le urla hanno richiamato altri due colleghi presenti negli uffici in quel momento. È nata una breve colluttazione con i carabinieri che hanno riportato lievi lesioni, riuscendo a disarmare l’aggressore che è un pregiudicato della zona, lavoratore frontaliere.

L’uomo - che aveva un tasso alcolico ancora più alto di quanto rilevato poche ore prima - alla fine, è stato arrestato per tentato omicidio, minacce, lesioni, percosso e porto abusivo di arma da fuoco. I carabinieri della Compagnia di Sondrio hanno poi condotto in carcere l’aggressore, informando subito il magistrato di turno della Procura del capoluogo valtellinese.

I carabinieri hanno riportato lesioni giudicate guaribili in 10 e 15 giorni

È frontaliere in Svizzera e residente a Piateda (Sondrio), qualche piccolo precedente, l’uomo che si è presentato ieri alla caserma dei Carabinieri di Ponte in Valtellina, al volante della sua auto sottoposta a sequestro per guida in stato di ebbrezza, armato di una pistola carica e illegalmente detenuta.

Appena è riuscito a farsi aprire dal piantone ha tolto la pistola dai pantaloni e l’ha puntata alla testa dell’uomo: «Ora facciamo come dico io», gli ha intimato spingendolo in uno sgabuzzino. Pochi istanti e sono intervenuti due colleghi. Ne è nata una breve colluttazione e sono rimasti leggermente feriti.

Nel frattempo è accorso pure il comandante, Eros Chiarot, che con la collaborazione dei colleghi è riuscito a disarmare l’aggressore, il cui tasso alcolemico é poi risultato essere del 2,2. Aveva con sé circa 90 proiettili, oltre a quello in canna.

Il procuratore di Sondrio, Claudio Gittardi, sta valutando se mantenere l’imputazione di tentato omicidio a carico dell’uomo, ora detenuto nel carcere sondriese

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