«Giuseppe era semplice e saggio» Così lo ricordano gli amici alla veglia di preghiera

Video In via Giussani, sul posto dove un destino brutale l’ha incrociato giovedì mattina, si è tenuto un momento di preghiera in cui alcuni amici hanno raccontato Giuseppe, vittima innocente e uomo di grande saggezza

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Proprio lì dove la sua Volkswagen grigia era parcheggiata, lì dove Giuseppe Mazza si è trovato nel momento più sbagliato, si è tenuto ieri sera un momento di preghiera organizzato dalla parrocchia di Rebbio.

Più di una trentina di persone si sono presentate sul posto per ricordare quest’uomo che invisibile non è mai stato, come si pensava nelle prime ore dopo il ritrovamento del corpo. Discreto e semplice piuttosto sono le parole corrette per tracciare un ritratto di Giuseppe: «Amava passeggiare in Valbasca - racconta una residente del quartiere - l’ho visto qualche volta fare la spesa, non gli ho mai fatto troppe domande per non violare la sua discrezione».

Un quadro che combacia perfettamente con le parole pronunciate da Gilberto Toffanin, segretario del gruppo Alpini di Breccia-Rebbio, di cui Giuseppe faceva parte: «Lo conoscevamo forse più di tutti perché spesso passavamo del tempo insieme. Era una persona veramente semplice, nonostante le difficoltà: in lui ritrovavo la saggezza dei nostri nonni. Non chiedeva nulla a nessuno, diceva sempre di non avere bisogno di niente: una dignità e una semplicità che ho riscontrato raramente. Aveva quello spirito valtellinese da gran lavoratore e spesso parlava della sua vita ma non si lamentava mai della situazione in cui si trovava, che imputava piuttosto al destino». Lo stesso destino che l’ha portato via.

Come è emerso ieri sera Giuseppe ha una sorella, moglie di un alpino, che vive a Breccia. Nessun famigliare era presente però ieri, ma tante persone di Rebbio: per alcuni Giuseppe è la vittima innocente di un omicida senza scrupoli, per altri è un volto famigliare di cui si sentirà la mancanza.

Alla preghiera hanno preso parte don Giusto della Valle e don Saverio Xeres, la vicesindaco, Nicoletta Roperto, e l’assessore Matteo Lombardi.

In quello spiazzo di via Giussani, vicino all’ombra del sangue di Giuseppe ancora visibile sull’asfalto, si terranno oggi e domani sempre alle 20 altri momenti di preghiera e chi ha conosciuto Giuseppe potrà portare fiori e fotografie per abbellire il luogo dove gli è stata strappata la vita

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