«Giovanni tradito dalla sua passione»
Mariano e Meda piangono l’alpinista

Cordoglio nella sezione del Cai alla quale Sala era iscritto da trent’anni con la famiglia. Dopo la tragedia di domenica in Val Bodengo la Procura ha deciso di non fare svolgere l’autopsia

La passione per la montagna gliela aveva trasmessa il padre Emilio. Lo ricordano i membri dalla sezione di Meda del Club Alpino Italiano dove sia i genitori sia la sorella di Giovanni Sala sono tesserati da oltre trent’anni.

Entrambi amanti delle vette, papà e figlio aveva scelto di risalire insieme la Val Bodengo in provincia di Sondrio. Ma l’escursione di due giorni si è trasformata in tragedia nella sera di domenica, quando Giovanni è precipitato per 150 metri sotto gli occhi impotenti del padre che lo ha vegliato per tutta notte.

Due comunità si stringono quindi intorno alla famiglia di Giovanni, 37 anni, per sostenerli nel dare l’addio a quel figlio di Meda, comune in provincia di Monza e Brianza, ma da qualche anno residente a Perticato di Mariano.

Perché proprio nella frazione che si perde nel dedalo di vie ì sotto il campanile di Sant’Alessandro, l’uomo era andato a vivere con la moglie Stefania e i due figli, di 2 e 4 anni, trovando casa nel quartiere del Palazzetto dello Sport.

Mariano e Meda così si preparano a dare l’addio all’alpinista: ieri infatti la Procura di Sondrio ha concesso il nulla osta alla sepoltura.

Niente autopsia, anche perché la dinamica di quanto accaduto appare piuttosto chiara grazie al racconto del padre, che ha assistito impotente alla tragedia.

Ma quando il dolore sfida anche la ragione tocca alle parole restituire la realtà. «Erano appassionatissimi di montagna sia d’inverno che d’estate: praticavano sci, l’arrampicata. Erano esperti e giravano dalle Dolomiti al Monte Bianco, fino alle nostre Alpi centrali».A parlare così è il presidente del Cai di Meda, Franco Barzaghi che si fa portavoce di un sentimento di vicinanza.

«La famiglia è tesserata dal 1991 alla sezione tant’è che solo pochi anni fa li ho premiati per il 25° di iscrizione durante una cena sociale» aggiunge Barzaghi.

Il quale, rivolgendosi alla famiglia, aggiunge: «Tutto il consiglio così come i soci si stringe intorno a loro. È stato un fulmine a ciel sereno questa brutta notizia: vedere un paio di giorni di escursione tra padre e figlio finire così è stata davvero una sciabolata».

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