Gera Lario, l’omicidio di Sandrini
L’imputato: mi difendo a processo

La prima udienza in Corte d’Assise fissata per il 13 ottobre. Franco Cerfoglio, pescatore di 37 anni, ha sempre respinto ogni accusa

Nessuna richiesta di rito alternativo. Nessun tentativo di chiedere un iter giudiziario differente, per ottenere uno sconto in caso di eventuale condanna. È ufficiale: l’omicidio di Alfredo Sandrini finirà alla corte d’Assise.

Gli avvocati difensori di Franco Cerfoglio, il pescatore di 37 anni di Domaso in carcere con l’accusa di aver ammazzato in un agguato sulla ciclopedonabile tra Domaso e Gera Lario l’amico-rivale Alfredo Sandrini, non hanno presentato alcuna istanza per chiedere riti alternativi al Tribunale. E così, trascorsi i termini, il caso finisce in aula. Già fissate tre date davanti ai giudici.

L’agguato del 3 gennaio scorso finirà in aula il 13 ottobre prossimo e poi ancora il 15 e il 22 ottobre. Per l’imputato l’accusa è di aver sparato quattro colpi con una carabina calibro 22 contro Sandrini e poi di essere fuggito. Ma Franco Cerfoglio ha sempre negato ogni addebito.

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