Genitori divorziati, dal Comune di Prata una casa per i più bisognosi

La Regione coprirà il 90% dei costi che l’amministrazione dovrà sostenere. Al via la progettazione.

La promessa era contenuta nel programma elettorale dello scorso mese di maggio. Ora oltre all’idea ci sono anche i soldi. L’amministrazione comunale di Prata Camportaccio ha ottenuto un finanziamento da parte di Regione Lombardia per il progetto di recupero di immobili, uno per il momento, da destinare in locazione a genitori separati o divorziati che stanno incontrando difficoltà economiche.

Un problema che negli ultimi anni è diventato evidente e che, naturalmente, non riguarda solo Prata Camportaccio. Qui, però, si è deciso di fare qualcosa. L’amministrazione del sindaco Davide Tarabini, che nei mesi scorsi aveva evidenziato come qualche caso fosse presente sul territorio, ha già predisposto uno studio di fattibilità tecnico-economica, un progetto preliminare in pratica, per la ristrutturazione e la riqualificazione energetica di un alloggio in vicolo Ai Crotti.

Un alloggio di proprietà del Comune presente al piano terra di un immobile, attualmente inagibile. Complessivamente il progetto prevede una spesa di 52 mila euro. In questi giorni Regione Lombardia ha concesso al Comune un contributo pari al 90 per cento della spesa complessiva prevista. I tempi di realizzazione non saranno lunghi. Entro il 4 febbraio del prossimo anno deve essere consegnato all’Ats Montagna il verbale di inizio lavori. Il Comune ha già dato mandato agli uffici di affidare un incarico esterno per la progettazione definitiva e esecutiva dell’intervento.

«Siamo molto soddisfatti dell’esito del bando regionale che consentirà al nostro ente di recuperare l’alloggio nel centro di Prata e destinarlo in locazione a coniugi separati e divorziati, in particolare con figli minori», commenta il sindaco Davide Tarabini.

Quello di Prata è uno dei sei progetti finanziati su tutto il territorio regionale. «Da sempre Prata Camportaccio nutre una forte attenzione al tema dell’esigenza abitativa per le persone bisognose, testimoniata dalla presenza di numerosi alloggi di edilizia popolare sul territorio comunale e del minialloggio presso Centro Polifunzionale, utilizzato negli ultimi anni a vantaggio di persone residenti in Valchiavenna. Con questo progetto il Comune potrà recuperare un alloggio da tempo inutilizzabile per una categoria di soggetti che, anche a livello locale, sta conoscendo una forte impennata e che, con il venir meno dell’unità familiare incontra difficoltà di tipo economico e non solo, specialmente in presenza di figli». Una volta recuperato e riqualificato dal punto di vista energetico, l’alloggio sarà oggetto di specifica convenzione e la sua assegnazione, in locazione temporanea, sarà regolamentata, per venire incontro alle situazioni più meritevoli di aiuto.

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