Furti d’arte, sparite una tela e una scultura a Morbegno

Incresciosi episodi si sono verificati durante la Mostra del Bitto e hanno riguardato opere esposte.

«Che peccato, era un’opera alla quale tenevo particolarmente. In ventitrè anni durante i quali ho organizzato prima Artisti in Piazza poi Artisti nel Chiostro un fatto del genere non si era mai verificato». È decisamente rammaricata Angelisa Fiorini, che insieme ai pittori valtellinesi del gruppo“Luci Ombre” di ÉValtellina ha esposto i suoi lavori durante la Mostra del Bitto, che si è svolta lo scorso fine settimana. In questa occasione purtroppo si è verificato un fatto spiacevole: una delle tele messe in mostra in pieno centro è stata rubata, presa dal cavalletto che la reggeva, un dipinto di 40 centimetri per 40, un olio a fondo azzurro con fiori blu. «Un’opera di dimensioni non troppo grandi quindi facilmente occultabile sotto una giacca, in una borsa. Spero almeno che l’autore del furto abbia saputo valorizzarlo sistemandolo in un bell’angolo di casa - dice la pittrice che, nonostante lo sconforto, non ha perso la sua vena ironica -. Peccato davvero, spero che gesti del genere non si ripetano mai più».

Per il resto l’esposizione ha registrato una notevole affluenza di pubblico e relativo apprezzamento per i lavori di Franco Baldazzi, Angelisa Fiorini, Fabrizia Pantiri, Riccardo Peretti e Franco Salvi, che hanno esposto le loro opere in via Vanoni a Morbegno. Un altro furto simile, proprio perché ha colpito un altro oggetto frutto di creatività e ricerca, si è verificato nella zona delle Seriole, dove Raffaele Cornaggia, nell’ambito dell’iniziativa di recupero dell’area del centro in cui scorre il Bitto, aveva sistemato sulla roccia un pesce realizzato con materiale di riuso trovato proprio nel torrente. Un modo anche questo per incominciare a dare visibilità alla zona e mantenere vivo il posto. Scopo vanificato da chi ha pensato di fare sparire la scultura.

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