Frana Ruinon, operatori economici chiedono lavori subito

Tutti gli interventi - dai lavori di brillamento dei massi pericolanti all’intubamento delle acque che si infiltrano nel corpo frana - «possono e debbono essere realizzati entro un mese, senza le incertezze dimostrate nelle ultime settimane dalla Provincia di Sondrio».

Chiedono la riapertura della strada provinciale numero 29 da e per Santa Caterina entro il 30 settembre, per programmare la stagione invernale, i 57 operatori economici di Santa Caterina Valfurva, che si sono riuniti ieri con il loro legale, Ezio Trabucchi, per discutere della grave situazione delle loro attività imprenditoriali dovuta alla frana del Ruinon.

Tutti gli interventi - dai lavori di brillamento dei massi pericolanti all’intubamento delle acque che si infiltrano nel corpo frana - «possono e debbono essere realizzati entro un mese, senza le incertezze dimostrate nelle ultime settimane dalla Provincia di Sondrio, proprietaria della strada», affermano albergatori, ristoratori, rifugisti, esercenti e negozianti. «Certamente la tutela dell’incolumità pubblica è (e sarà) sempre prioritaria ma non è una tutela che la Provincia di Sondrio può considerare esclusiva - sostengono gli operatori - in quanto deve essere messa in relazione ad un’altra tutela, quella del benessere di una Comunità e dell’economia di un territorio; economia di Valfurva che sta subendo una drammatica caduta a picco».

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