Frana del Ruinon
Al via da domani
i lavori per la strada

ValfurvaEliminato l’ultimo masso caduto ad agosto Un vertice in Comunità montana sulle opere da fare Allo studio un piano per rilanciare l’immagine della zona

I lavori lungo la strada provinciale che prenderanno il via domani, un piano per il collegamento sciistico con Bormio e un’attività di comunicazione mirata ed efficace.

In Valfurva si lavora su più fronti per garantire da un lato l’apertura della strada di collegamento tra la Magnifica Terra e Santa Caterina ma anche per offrire un rilancio mediatico alla terza stazione turistica della Valtellina e per scongiurare qualsiasi possibile futuro isolamento del paese anche tramite un collegamento via fune.

«Un composto non detonante»

Andando con ordine, venerdì pomeriggio è stato eliminato anche il masso caduto sulla strada provinciale il 20 agosto, operazione «fatta con il Nonex – ha informato Giuseppe Cola, oramai da mesi quotidianamente presente sul fronte frana Ruinon - che si basa su un composto chimico non detonante. Nulla a che vedere con le esplosioni occorse sul corpo frana,molto più potenti e distruttive. Il lavoro di brillamento dei massi è stato compiuto dalla Nani Costruzioni snc».

Terminate queste opere, come annunciato la scorsa settimana dal presidente della Provincia Elio Moretti, domani potranno prendere il via i lavori che prevedono lo spostamento della sede stradale nel tratto danneggiato.

Nel frattempo, in Comunità Montana Alta Valtellina, riunione tra i vertici dell’ente comprensoriale Filippo Compagnoni (presidente), Remo Galli (vicepresidente) con il rappresentante della Provincia e sindaco di Valdisotto Alessandro Pedrini ed il vicesindaco di Valfurva Luca Bellotti. Sul tavolo alcune delle ipotesi formulate da Edwin Gasser, relatore del piano per il collegamento impiantistico dell’Alta Valle.

«Il tema principale che abbiamo discusso – ha sottolineato Bellotti - è il collegamento tra Santa Caterina Valfurva e Bormio nelle varie ipotesi concretamente realizzabili anche come elemento alternativo di trasporto pubblico locale. Ad oggi è prematuro parlare di quale sarà il tracciato da seguire; entro la fine dell’anno ci verrà presentata una documentazione che ci consentirà di intraprendere un percorso, non più prorogabile, di collegamento con Bormio anche e soprattutto alla luce di ciò che da quest’estate si è vissuto e si sta vivendo nel territorio di Valfurva».

Per Bellotti è una questione di poche settimane sicuro, poi, della collaborazione degli enti locali, regionali e statali «che porteranno ad una soluzione di questa importante tematica. Come amministrazione – ha evidenziato – siamo assolutamente convinti che il collegamento via fune del comprensorio dell’Alta Valtellina sia assolutamente strategico per la vivibilità e per il comparto turistico».

«Il rilancio mediatico»

Ma anche un altro tavolo di lavoro sta vivendo momenti di confronto importanti. Si tratta degli operatori e professionisti impegnati nella comunicazione. A seguito dell’annuncio dell’apertura anticipata degli impianti di Santa Caterina fissata per il 16 novembre, «continua il lavoro per predisporre un piano di comunicazione efficace per il rilancio mediatico di Santa Caterina e della Valfurva». Ammontano a 300mila euro le risorse disponibili, 200mila delle quali assegnate al Comune di Valfurva dalla Regione (già in cassa il 70% dell’importo) e 100mila alla Provincia. «Un lavoro sinergico, che vede in prima linea operatori,Pro loco, Bormio Marketing e, soprattutto, la società degli impianti di Santa Caterina (Gruppo Carisma)».

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