Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 01 Agosto 2013
Forno crematorio
Pronto il raddoppio
Una media di sei cremazioni al giorno per un totale di circa 900 nei primi cinque mesi di attività del forno crematorio di Albosaggia
Una media di sei cremazioni al giorno per un totale di circa 900 nei primi cinque mesi di attività del forno crematorio di Albosaggia, impianto entrato in funzione l’11 febbraio scorso in via Monaci, a pochi passi dal cimitero orobico
Dati, questi, resi noti nella seduta consiliare di lunedì quando è stato approvato il bilancio di previsione 2013, documento programmatico dal quale si evince che quest’anno nelle casse del Comune orobico entreranno sicuramente 50mila euro dall’impianto.
Un impianto gestito dalla “Tempio crematorio lombardo”, società di progetto concessionaria della struttura costruita in project financing (con finanziamenti privati con un investimento di 1.775.496 euro) che ha già presentato in municipio la richiesta di raddoppio, per la realizzazione, cioè, di un secondo forno.
«Per il crematorio le entrate previste a bilancio per il 2013 sono stimate in 50 mila euro - ha spiegato in aula il primo cittadino Graziano Murada - anche se, visto il trend, con 900 cremazioni ad oggi fatte, si andrà oltre questa cifra», considerando che per ogni servizio svolto al Comune viene versato il 9% come da convenzione sottoscritta tra l’amministrazione e la società.
L’impianto cosi come è stato costruito, è già predisposto per una seconda bocca: «È arrivata pochi giorni fa - ha proseguito il primo cittadino - la richiesta per inserire un secondo forno nella struttura».
Ampliamento che permetterebbe maggior lavoro «e ulteriori introiti per il nostro Comune» ha aggiunto ancora Murada.
La richiesta del nuovo investimento da parte del privato – la “Tempio crematorio lombardo” - «è accompagnata da un’istanza di allungamento della concessione, ora fissata in trent’anni».
Da quanto si è capito in aula consiliare, se ci sarà la possibilità di portare a casa ulteriori benefit a favore del Comune, l’ipotesi di concedere alla società il raddoppio potrebbe andare in porto.
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