Cronaca / Sondrio e cintura
Martedì 30 Luglio 2013
Festival della pietra, un successo
Il pubblico premia la “Vergine”
Grande la partecipazione di gente alla terza edizione della biennale di Vassalini
In settecento hanno votato per le sculture: trionfo per l’argentina Kaia Ariaudo
Il premio del pubblico è andato alla scultura della “Virgen desatanudos” (Vergine che scioglie i nodi), realizzata dall’artista argentina Kaia Ariaudo, in connubio con il laboratorio “Serpentino e Graniti” di Chiuro.
Il contesto è quello che ha tenuto banco lo scorso fine settimana a Chiesa in Valmalenco, ovvero la biennale “I giorni della pietra”, giunta all’edizione numero tre, voluta e organizzata dal Consorzio artigiani cavatori della Valmalenco, col supporto dei contradioli, quest’anno di Vassalini, e di parecchi sponsor soprattutto privati.
«Siamo tutti soddisfatti, perché ogni iniziativa legata al festival ha visto una grande partecipazione - commenta raggiante Filippo Scaramella, presidente uscente del Consorzio artigiani cavatori e patròn della manifestazione -. Basti dire che in 700 hanno votato la loro scultura preferita, e voti ne sono andati un po’ a tutte le opere in gara. Parecchi anche a Justicia social di Nora Iniesta. Quel che si nota, comunque, dalla votazione popolare, è un affinamento del gusto estetico. Anche se in genere risulta più votata l’opera di carattere religioso, che fa più presa ed è forse più di immediata lettura, le valutazioni cominciano ad essere più profonde, meditate».
Ricordiamo che in gara c’erano anche le sculture “Ciabatta”, chaise longue in pietra di Piercarlo Stefanelli, situata sul muraglione della vecchia diga di Vassalini, “Sfera”, della svizzera Kina Maua, collocata vicino alla fontana in entrata a Vassalini, “Virgen desatanudos”, appunto, in onore di Papa Francesco che è particolarmente devoto a questa Vergine, situata sulla fontana di piazzetta Santa’Antonio, e “Justicia social” di Nora Iniesta, posta nel centro della stupenda contrada. Fuori concorso, invece, sulla fontana di Prai, si può ammirare l’opera “Shishidoshi” di Takashi Nagatani. Tutte opere che resteranno per sempre “ai loro posti”, mentre la mostra fotografica “Volti e luoghi dell’antica Vassalini” rimarrà esposta per tutta l’estate.
«Le opere sono donate alla comunità dagli artisti e dai cavatori che ne hanno supportato la realizzazione, insieme al Consorzio, - dice Scaramella - e se ne contano già dodici, fra Vassalini, Sasso e Curlo, tant’è che, ora, intendiamo anche farne un catalogo».
Le iniziative
Una grande soddisfazione è venuta anche dalla partecipazione massiccia a tutte le visite guidate organizzate sabato e domenica mattina nelle cave del Giovello, del Pirlo, in contrada Sasso, alla Bagnada. In questo contesto di visite, gli amministratori pubblici di Chiesa si sono anche impegnati pubblicamente a terminare i lavori di sistemazione dell’area Museo del Giovello e del Museo del Serpentinoscisto adiacente. Tra l’altro, sempre il Comune di Chiesa, ha deciso di lasciare al suo posto anche il “Dedalo” realizzato al Parco di Vassalini ritenendolo un’opera degna di avere una collocazione permanente.
Infine, i concerti e le esibizioni artistiche, sono stati tutti gettonati. Di grande impatto l’omaggio al tango argentino di sabato sera con la “Compagnia Tango Tinto”. Mille persone, addirittura, in piazza Sant’Antonio, per il “Past di mort”, domenica sera, l’asta di piode il cui ricavato andrà per il lavori al Museo del serpentino. E per l’edizione del 2015 si sta già lavorando a “scritturare” l’orchestra Arcantus, di Varese, di 250 elementi, da far suonare in cava. n
© RIPRODUZIONE RISERVATA