Due bracconieri
inseguiti e denunciati

Valfurva Domenica erano a caccia di cinghiali e caprioli all’interno dell’area protetta. Sequestrati i fucili e l’animale ucciso

L’attività di controllo e di repressione delle attività fraudolente nel parco nazionale dello Stelvio non si ferma neanche a ferragosto. E così, domenica mattina due bracconieri sono stati sorpresi mentre erano a caccia di ungulati (caprioli e cinghiali) all’interno dell’area protetta e dopo una serie di accertamenti nel pomeriggio sono stati segnalati e denunciati all’autorità giudiziaria. L’operazione si è conclusa con successo grazie al lavoro della stazione carabinieri – Parco di Valfurva, e degli uomini della polizia provinciale.

Due i giovani dell’Alta Valle individuati e inseguiti sul terreno di caccia. Le indagini e gli approfondimenti nell’arco della giornata hanno portato all’identificazione dei due, al sequestro dell’ungulato cacciato, delle armi utilizzate per l’attività illecita e alla conseguente segnalazione all’autorità giudiziaria per i procedimenti del caso.

Per quanto concerne la Valfurva da segnalare, come già da alcuni giorni a questa parte, la presenza sul territorio di almeno un esemplare di cinghiale (anche se i più ipotizzano siano due) di grosse dimensioni. Ad oggi nonostante le “foto trappole” scattate dalle apparecchiature posizionate dai responsabili di settore del parco nazionale dello Stelvio, l’animale non è ancora stato trovato. Si tratta tra l’altro una specie che nulla ha a che fare col parco e con l’area protetta, un mammifero la cui presenza destabilizza – e di molto – l’habitat della Valfurva.

Anche in questo caso da segnalare che l’eventuale allevamento di cinghiali dà luogo a sanzioni penali.

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