Due birre al bar di mattina
Poi ha ucciso la suocera

Cantù - Il delitto di Vighizzolo La giornata di Bellugi

Due birre da portare via. Prese al vicino bar di via San Giuseppe. Sul presto: le 8 del mattino. Due Ceres: la marca della nota birra danese. Che, appena sotto gli 8%, è più forte delle altre birre.

Così Massimiliano Bellugi, 40 anni, secondo quanto dichiara la stessa barista, ha iniziato, martedì, la mattinata in cui ha ucciso Celestina Castiglia, 78 anni, madre della sua convivente e vicina di casa. Rientrato, ha quindi detto di essersi lamentato per i rumori legati ai lavori in giardino della suocera. Bellugi ha detto che, in tutta risposta, la suocera l’avrebbe canzonato.

Ha detto che lui allora non ci ha visto più e che ha reagito. Uccidendola con sette coltellate. Una di queste: alla gola.

Di solito, Bellugi, dice la barista, compra sempre una Ceres da portare via, che non si fa mai aprire, sempre alla stessa ora: le otto del mattino. Martedì, invece, a differenza del solito: due Ceres. Portate via chiuse. Al di fuori delle sue abitudini, anche un ritorno al bar a metà mattina. Per prendersi un caffè. Pensieroso. I Carabinieri della Compagnia di Cantù, in casa, hanno effettivamente trovato delle bottiglie di birra vuote. Ma solo gli esiti degli esami disposti immediatamente dopo l’omicidio, tra cui il riscontro del valore alcolemico nel sangue, potranno dire di più su un suo eventuale stato di ebbrezza al momento dell’omicidio.

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