Donazioni per i pazienti, a Sondrio arriva un grande aiuto da tre associazioni locali

A tirare le fila delle “cerimonie” di donazione è stato Tommaso Saporito, direttore generale di Asst Valtellina e Alto Lario: «Grazie alle associazioni per i loro straordinari interventi e per quello che fanno ogni giorno».

Rendere più leggera per i bambini e i loro genitori l’ansia e la preoccupazione per un intervento chirurgico; migliorare le performance diagnostiche e terapeutiche a favore dei pazienti: vanno in questa direzione le donazioni di Abio (Associazione bambini in ospedale), Ail (Associazione italiana contro la leucemia) e Gils (Gruppo italiano lotta alla sclerodermia) di Sondrio al nosocomio del capoluogo che sono state consegnate e presentate giovedì pomeriggio.

Abio Sondrio grazie ad alcuni donatori privati che hanno devoluto all’associazione il 5x1000, Confindustria e lo Juventus Club Terza Stella Valtellina ha donato una macchina con la quale i bambini, accompagnati dai loro genitori e dal personale medico, potranno raggiungere il blocco operatorio dal loro reparto di degenza. Sempre grazie ad Abio, poi, nel corso dell’intervento chirurgico, i genitori potranno aspettare il loro figlio in una saletta d’attesa appositamente allestita proprio nelle vicinanze del blocco operatorio che potrà essere utilizzata anche come sala pre-operatoria per i bambini stessi: «L’abbiamo voluta chiamare - ha spiegato la presidente di Abio Sondrio Sofia Presazzi - “operazione colore”, visto che gli arredi e i giochi che abbiamo utilizzato per la saletta sono molto colorati. Crediamo che sia molto importante cercare di togliere ai bambini la paura dell’intervento e fare vivere loro i momenti precedenti come se stessero giocando e allo stesso modo è importante far stare i genitori un po’ più tranquilli e sereni».

Dal canto loro, invece, Ail e Gils Sondrio hanno donato al reparto di Medicina generale del primario Pier Paolo Parravicini un ecografo di fascia media e un capillaroscopio di ultima generazione. «Da 50 anni lavoriamo a favore degli ammalati - ha evidenziato la storica presidente di Ail Sondrio Adelia Carini - e sono state molte e significative le iniziative che abbiamo portato avanti sempre con la massima condivisione al nostro interno».

«Io stessa sono malata - ha fatto eco Lisa Gandossini, referente di Gils Sondrio - e cerco di aiutare impegnandomi in prima persona anche nel fare uscire gli ammalati che spesso, invece, preferiscono rimanere rintanati in casa».

A tirare le fila delle “cerimonie” di donazione è stato Tommaso Saporito, direttore generale di Asst Valtellina e Alto Lario, presente insieme a tutti gli altri componenti della direzione strategica della stessa Asst: «Grazie alle associazioni per i loro straordinari interventi e per quello che fanno ogni giorno - ha spiegato Saporito -. Vogliamo ringraziarle perché consentono di dare un sussidio al servizio sanitario nazionale e un riconoscimento alle nostre professionalità. Vorrei ringraziare anche la Regione Lombardia e l’assessore Sertori, visto che l’attenzione della giunta regionale permette di finanziare alcuni progetti per la nostra Asst, tra cui quello per un nuovo acceleratore lineare».

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