Domenica mobilitati per l’ospedale
A Sondalo, con trombe e campane

La manifestazione annunciata dal Comitato per la difesa della sanità di Montagna

Qualche anno fa l’allora segretario nazionale del Partito Democratico, Pierluigi Bersani, dopo un comizio all’interno del palazzetto dello sport di Sondalo, all’uscita, volgendo lo sguardo verso l’ospedale Morelli chiese ai suoi collaboratori, funziona? E’ aperto?

Serata di mobilitazione per il Morelli, organizzata dai sei sindaci della Comunitàò Montana di Bormio e dal Comitato per al difesa della sanità della montagna- Io sto con il Morelli. L’appuntamento è fissato, domenica prossima 9 agosto, alle 20,30 al campo sportivo di via Verdi, ma gli organizzatori, che auspicano e prevedono un grande afflusso di persone, invitano a raggiungere la zona con largo anticipo ed infatti i cancelli del campo sportivo saranno aperti dalle 19.

«Un solo obiettivo, farci sentire» spiegano gli organizzatori della serata che prende il nome dal loro slogan “Giù le mani dal Morelli” . Una protesta civile che indica la voglia di non gettare la spugna soprattutto dopo che il Consiglio Regionale nei giorni scorsi ha respinto la mozione del consigliere cinquestelle, Dario Violi che chiedeva alla Regione di ripristinare le specialità che sono state trasferite all’ospedale di Sondrio quando il Morelli era stato trasformato in ospedale Covid.

Una richiesta che il Comitato ed i sindaci di Sondalo, Valdisotto, Bormio, Valfurva, Valdidentro, e Livigno avevano posto nell’incontro in Regione dello all’assessore al Welfare, Giulio Gallera ricevendo la promessa di un pronto ripristino. Una promessa mai mantenuta.

Ma tutte le vicende saranno riassunte dai sindaci e dal Comitato nel corso della serata. Amministratori ed ex amministratori tornano ad incontrare il pubblico dopo gli incontri che c’erano stati in Alta valle nei mesi pre Covid per spiegare alla gente quelli che allora erano timori sul ridimensionamento del Morelli, che puntualmente si sono verificati mesi dopo.

Sindaci e Comitato daranno inoltre indicazioni anche sulle strategie che intendono adottare per il futuro, perché certamente non vogliono accettare così supinamente il depotenziamento del Morelli voluto dalla Regione che potrebbe portare secondo i difensori del Morelli addirittura ad una chiusura dell’ospedale. Cittadini che avranno anche la possibilità dire la propria nel corso della serata.

Gli organizzatori ricordano a tutti di presentarsi con la mascherina e la carta di identità. Non solo le parole per farsi sentire. «Trombe , campane e campanelle sono ben accette»- sostengono gli organizzatori. Nella zona del palazzetto in estate negli anni ruggenti del motoraduno con oltre 10 mila presenze, erano i motociclisti a fare chiasso. Al campo sportivo sono gli ultrà della squadra locale a tenere alto il tifo con l’incitamento. Domenica sera a quello che per mesi è stato l’assordante silenzio della Regione ci sarà da parte dei cittadini dell’Alta Valle un boato di risposta per dire no alla volontà del Pirellone. «Ma con civiltà»- assicurano gli organizzatori.  

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