Di nuovo in aula,
ma con regole diverse

Negli asili lezioni solo di mattina, per la primaria l’orario d’ingresso sarà flessibile

La coperta è corta sia in termini di personale, sia economici, oltre che i tempi stretti, ma per i presidi degli istituti comprensivi di Valtellina e Valchiavenna è prioritario ritornare il 14 settembre a scuola in presenza.

Nel rispetto delle norme anti-covid, in totale sicurezza e cercando di ridurre al minimo la didattica online.

Non senza però alcuni “ritocchi” rispetto al passato. In una fase d’emergenza come quella attuale sembra inevitabile qualche sacrificio: alla scuola dell’infanzia, se la situazione non cambia, si andrà solo di mattina e, dopo il pranzo in mensa, si tornerà a casa, mentre alla primaria l’orario di inizio delle lezioni sarà flessibile, comunque “giocato” nella prima mezz’ora, partendo dalle 7,55. Anche in questo caso, non ci dovesse essere il personale sufficiente, potrebbero diminuire le ore di lezione, ma non si potrà andare sotto le 27 alla settimana per il tempo cosiddetto normale (lezioni da lunedì a sabato), sotto le 35 per il “tempo pieno”.

Infine per la scuola media, in base agli spazi disponibili - da garantire il distanziamento di un metro tra uno studente e l’altro e da evitare gli assembramenti -, ogni istituto si organizzerà in autonomia.

In sintesi questa la quadra trovata venerdì all’Ufficio scolastico territoriale di Sondrio (Ust), dove il dirigente Fabio Molinari ha incontrato tutti i presidi degli istituti comprensivi, condividendo queste linee guida comuni per una ripartenza efficiente.

Come si spiega in una nota diramata ieri dall’Ust, in linea con quanto dichiarato dalla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, per la scuola dell’infanzia, «non è previsto alcun distanziamento sociale tra i singoli, bensì una suddivisione in gruppi, anche a causa della ristrettezza degli spazi, che inevitabilmente causerà una riduzione dell’orario scolastico».

Nel senso che con il personale che è stato (per ora) assegnato alle scuole, non è possibile garantire il servizio mattina e pomeriggio, ma solo per 25 ore: «Salvo il contributo economico da parte di enti locali o l’incremento dell’organico del personale docente, il monte ore settimanale (con mensa), che gli asili della provincia adotteranno sarà pari a 25». Chiaramente - qualora non ci potessero essere incrementi di organico - «si tratterà di una scelta molto sofferta da parte delle scuole, il cui più grande desiderio rimane sempre quello di offrire un servizio adeguato alle esigenze di crescita dei bambini ma anche di organizzazione delle famiglie» la forte sottolineatura dei presidi.

Come anticipato sopra, anche per la primaria la linea che prevale è assicurare la presenza per tutti i ragazzi ed agevolarne l’ingresso evitando gli assembramenti. Per tale scopo, «sarà prevista una “tolleranza” di circa 15-20 minuti nella prima ora di lezione, che permetterà agli alunni di accedere scaglionati alla propria classe, ma pur sempre sotto la vigilanza di un docente che sarà in classe dalle ore 7.55».

«Farà eccezione il plesso di Triangia, che differenzierà gli orari di ingresso per venire incontro alle esigenze del trasporto scolastico», nel senso che tra una corsa e l’altra c’è la necessità, nel rispetto delle norme in vigore, di sanificare il pulmino. Per quanto riguarda il monte ore settimanale, il cosiddetto “tempo normale”, «non potrà essere inferiore alle 27 ore, mentre il cosiddetto “tempo pieno” potrà essere ridotto da 40 a 35 ore». In ogni caso tutti i docenti svolgeranno l’orario di servizio previsto dal loro contratto

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