«Cultura locale, ma aperta al mondo»

Presentato il prossimo numero di Quaderni Valtellinesi: si potrà leggere anche su internet. L’ obiettivo: «La civiltà delle Alpi non va tutelata come reliquia del passato ma riscoperta come risorsa».

A 38 anni dalla sua nascita, è stato presentato nella sala Besta della Bps il 125° numero di Quaderni Valtellinesi. Dopo momenti di riflessione che hanno permesso anche di allargare il gruppo dei soci e dei sostenitori del progetto e di interpretare al meglio i tempi che rendono necessario un cambiamento nelle modalità di comunicazione, grazie anche al contributo decisivo della Banca Popolare di Sondrio, è ripartito il nuovo cammino di QV e della sua Cooperativa Editoriale.

Da agosto infatti QV è tornato, con cadenza quadrimestrale, nel suo più classico formato cartaceo, ma dai primi di ottobre sarà consultabile anche online all’indirizzo www.quadernivaltellinesi.it.

«Un momento importante oggi per un nuovo viaggio che affonda le sue radici nel 1981 quando si diede alle stampe il primo numero del periodico. La nostra è stata un’esperienza di crescita con l’obiettivo costante di valorizzare storia e paesaggio che non puntasse sul mero localismo, ma su una cultura locale aperta al mondo, come recita il motto in copertina dell’ultimo numero», ha detto il presidente e direttore editoriale, Dario Benetti, che ha ricordato 38 anni di impegno, di battaglie sul campo in difesa dell’ambiente fino all’ultima «straordinaria esperienza che ha unito sensibilità diverse per costruire insieme una cultura comune e ha contribuito a far crescere nel tempo un’amicizia operativa». Il riferimento va alla corposa coedizione della cooperativa editoriale Quaderni Valtellinesi con la Bps, “I luoghi del vino di Valtellina”, una pregevole pubblicazione con introduzione di Marco Vitale e prefazione di Paolo Massobrio, donata a tutti i numerosi soci dell’ultima assemblea della banca sondriese.

«La cultura sostenibile volta allo sviluppo e al benessere del territorio deve aprirsi alle nuove generazioni», ha aggiunto l’amministratore della cooperativa QV, Emilio Mottolini. L’intervento del giornalista Robi Ronza, “testimone partecipe” dell’esperienza pluriennale di QV sulla “Civiltà delle Alpi”, assente per motivi familiari, è stato letto da Aurelio Benetti, presidente del coro Cai Sondrio.

«L’ambiente, l’eredità culturale e la specifica natura socio-economica delle terre alte sono la prima e primaria risorsa della montagna. Perciò la “Civiltà delle Alpi” va non solo tutelata quale reliquia del passato ma riscoperta quale grande risorsa», è un passaggio della sua disamina in cui c’è l’invito a creare una Scuola Retica di Alti Studi da cui possa uscire una nuova generazione di quadri superiori con un’alta formazione in campo sia economico che umanistico.

Maurizio Fiora, responsabile dell’Agenzia Pura Comunicazione, ha illustrato il nuovo sito QV, rinnovato nella grafica e dal punto di vista tecnologico, si baserà su una piattaforma accessibile con facilità da tutti i dispositivi mobile e desktop. Grazie al nuovo portale sarà possibile acquistare in formato digitale sfogliabile il numero che si troverà anche in edicola, e agli abbonati sarà garantito l’accesso all’intero archivio. Nel portale ci sarà anche un’area news che ospiterà anticipazioni ed estratti degli articoli che saranno pubblicati sui numeri successivi.

Presente anche una sezione in cui si potranno anche acquistare i libri e le guide della casa editrice. «Vogliamo condividere il frutto di un percorso che ha ormai un valore storico, ma che guarda con ottimismo al futuro: un futuro in cui la Rezia italiana è chiamata ad essere adeguata all’eccellenza di un territorio e di un paesaggio di cui dobbiamo essere eredi consapevoli di fronte al nostro Paese e all’Europa», è l’invito dei vertici di QV.

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