Coronavirus, l’Iss
«Presto parlare di vacanze»

Il presidente Brusaferro: «La fase di riapertura andrà fatta «con grande cautela Dovremo ripensare e riorganizzare la nostra organizzazione della vita sia nei trasporti che nel lavoro e nelle attività quotidiane».

La fase di riapertura andrà fatta «con grande cautela». «Dovremo ripensare e riorganizzare la nostra organizzazione della vita sia nei trasporti che nel lavoro e nelle attività quotidiane».

Lo ha sottolineato il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), Silvio Brusaferro, nella consueta conferenza stampa organizzata dall’Istituto. I test permetteranno di convivere con il virus e in particolare con il livello di contagiosità R sotto 1. « Mi pare troppo presto per poter rispondere su cosa succederà per le vacanze. Dobbiamo pensarci e muoviamoci con cautela. Il che vuol dire fare un passo alla volta. Dobbiamo mantenete l’epidemia dentro una soglia anche se questa ci accompagnerà per i prossimi mesi e finchè non avremo un vaccino».

Le «zone rosse torneranno ad essere una delle misure importanti quando non ci sarà più il lockdown del Paese». Lo ha spiegato Gianni Rezza dell’Iss alla conferenza stampa all’istituto. «Stiamo assistendo a una diminuzione della trasmissione ma probabilmente il virus continuerà a circolare anche se a più bassa intensità». Sono sempre parole di Rezza. C’è una «decrescita nel numero dei casi se considerati per data di comparsa dei sintomi e ciò trova riscontro nei modelli matematici», ha aggiunto.

Sono stati tra 6.000 e 7.000 i decessi avvenuti nelle strutture di ricovero per anziani (Rsa) a partire dal primo febbraio. Sintomi sono stati individuati in oltre il 40% dei deceduti, ma «è difficile distinguere fra influenza e Covid-19», Lo indicano i primi dati dell’Osservatorio sulle Rsa promosso dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss).

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