Continuità al Bim, i sindaci scelgono
ancora Vaninetti

Tutti i Comuni, tranne i tre commissariati, presenti per la prima volta per la scelta del direttivo. Il presidente eletto con 73 voti contro i 61 di De Stefani.

Bim nel segno della continuità. Il sindaco di Cosio Valtellino, Alan Vaninetti, presidente uscente, resta saldamente al comando del Consorzio. Ieri nell’assemblea convocata per il rinnovo del direttivo la sua lista ha ottenuto 73 voti (ponderati) contro i 61 della squadra dell’avversario, il sindaco di San Giacomo Filippo Severino De Stefani. Un risultato per il quale ha ringraziato tutti, anche chi non lo ha scelto, augurandosi sempre un’uguale attenzione ai lavori del consorzio, anche nel prosieguo delle attività. Chiaro riferimento alla sala gremita. Un risultato quello di Vaninetti nient’affatto scontato alla vigilia dell’appuntamento nonostante le firme di 45 Comuni sotto la sua candidatura che, per sua stessa dichiarazione, partiva da un ipotetico 77. Ma a dimostrare una situazione estremamente incerta, tanto da lasciare più di qualche speranza nella compagine sfidante, la massiccia chiamata alle armi degli amministratori che ha portato nella sala delle acque del Bim tutti i Comuni di Valtellina e Valchiavenna. Settantaquattro in tutto, tolti cioè Civo, Spriana e Tartano commissariati dopo le recenti elezioni.

De Stefani, che ha proposto per il suo direttivo Massimiliano Franchetti, Dario Da Prada, Enrica Alberti e Sonia Bombardieri, è stato il primo a presentare la sua candidatura davanti ai colleghi sindaci partendo dal ricordo del centenario della nascita di Athos Valsecchi (presidente del Bim dal 1956 al 1985) «che - ha detto - tanto ha fatto per questa provincia. Se siamo qui oggi è anche grazie a lui». Poi ha rimarcato le linee del suo documento programmatico a partire dal concetto di Bim come consorzio dei Comuni. «Qui - ha sottolineato - i Comuni fanno la parte dei leoni e sono loro a dover indicare la via per come convogliare i fondi di cui il consorzio dispone e a farlo a garanzia degli enti locali e dello sviluppo del territorio».

Scelte di sviluppo, di prospettiva futura «anche sull’onda green» e di indirizzo da fare certamente di concerto con gli enti sovraordinati - Provincia e Regione -, ma comunque nel segno dell’autonomia, parola chiave della candidatura di De Stefani. «Non dico che finora non sia stato fatto - ha chiarito -, ma oggi è ancor più importante che a decidere di uno sviluppo coerente con il territorio siano coloro che rappresentano l’interlocuzione più vicina ai cittadini, i sindaci. Abbiamo davanti diversi scenari come il rinnovo delle concessioni e insieme alla Provincia siamo gli interlocutori più titolati nei confronti della Regione. Sappiamo bene che sarà difficile che la cosa venga avanti senza intoppi e per questo risulta fondamentale fare lobby territoriale».

Un impegno a lavorare di concerto con tutta la Valle che anche il presidente uscente, e poi rieletto, ha sottolineato nel suo intervento prima del voto, «sembra che ci siamo rubati le parole» ha detto infatti Vaninetti. «Fa piacere vedere così tanti amministratori, è una cosa rara - ha proseguito -. Il concetto chiave da cui partiamo è il territorio. Lo dimostra la nostra lista nella quale abbiamo cercato innanzitutto di dare rappresentanza a tutti i mandamenti. L’adesione di 45 comuni al documento programmatico è già il segno di ampia adesione a un progetto in continuità con il passato. Ci auguriamo che il voto ci consegni una maggioranza ancora più larga rispetto a quella che ha sottoscritto la lista».

Vaninetti ha poi ricordato l’impegno passato e futuro sulle infrastrutture - «senza il Bim e i Comuni che sacrificano parte del loro bilancio non ci sarebbero le tangenziale» -, sul sociale e sulla mission principale del consorzio: il recupero dei sovraccanoni.

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