Como, collegio Santa Teresa

A rischio 36 posti letto

Il consorzio Cidis pare intenzionato a non gestire più la struttura per gli studenti universitari. E il 30 luglio scade la convenzione: il futuro della struttura è seriamente a rischio.

Il collegio Santa Teresa è nel limbo: da mesi non accetta prenotazioni per studenti e ricercatori. Il 30 luglio cambia gestione, ma ancora non si sa nulla del suo futuro. Il Comune si sbrighi.

I 36 posti letto sono vitali per le esigenze degli studenti fuori sede dell’Insubria, ma anche per eventi che attirano in città luminari e docenti. Alcuni professori temono il collegio possa chiudere battenti, il docente Norberto Masciocchi spiega: «I miei contatti stanno addirittura tenendo in sospeso delle mie prenotazioni, fatte nel 2012, per ospitare giovani ricercatori in occasione di un congresso internazionale che sto organizando a Villa Olmo per l’inizio di settembre. Ma a tre mesi di distanza non si sa nulla del collegio, le ferie estive incombono».

Santa Teresa è proprietà del Comune di Como ed è gestito dal 2003 da Cidis, un consorzio che riunisce 4 università tra le quali l’Insubria. Cidis non pare interessato a rinnovare la gestione.

Francesco Scavino lavora per la cooperativa che gestisce Santa Teresa per conto di Cidis e spiega: «Abbiamo ricevuto tante richieste per questa estate o a settembre, ma non possiamo dare risposta se non sappiamo chi gestirà il collegio. Noi lavoriamo in altre 7 strutture simili in tutta la Regione, Santa Teresa per noi non è determinante, ma ci teniamo». Cidis, consorzio regionale, ha pochi borsisti ospiti, Insubria però ha un bacino d’utenza più grande.

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