Como, al Valduce lo stupore
degli ex colleghi dell’infermiera

Preparata e dal carattere deciso, con un comportamento sempre ineccepibile. «Ma parlava del marito come di un estraneo»

Sono sconcertati gli amici, i conoscenti ed i colleghi di Laura Taroni, l’infermiera dell’ospedale di Saronno arrestata ieri a seguito di una indagine su cinque morti sospette in corsia, tra le quali anche quella del marito della donna.

Le persone che l’hanno conosciuta non riescono a capacitarsi delle accuse a questa donna, madre di due figli, che fino al 2012 ha prestato servizio in città, e più precisamente all’ospedale Valduce. «Siamo tutti allibiti - racconta una ex collega del Valduce che preferisce restare anonima - siamo increduli e sconvolti. Era una persona molto professionale e precisa,un’infermiera molto preparata. Non ci saremmo mai aspettati una cosa del genere, non c’è mai stato alcun dubbio sul suo operato, nessun segnale che potesse far destare qualche sospetto».

Secondo le accuse la donna avrebbe commesso l’omicidio del marito assieme al medico anestesista Leonardo Cazzaniga, che la Procura ritiene essere il suo amante. «Si era trasferita a Saronno per stare più vicina a casa - aggiunge ancora la ex collega - il marito aveva una attività agricola e lei ne parlava sempre come se fosse una cosa che non la riguardava; sembrava non la interessasse, che non la toccasse, ne parlava come qualcosa di estraneo ma nella realtà toccava tutta la famiglia. Quando il marito è morto eravamo tutti preoccupati per quello stato di giovane vedovanza, soprattutto perchè aveva due bambini piccoli».

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