Chiavenna, un’area ad hoc per i cani
«Ma serve la collaborazione di tutti»

Il problema delle deiezioni degli animali resta un cruccio, al via una petizione . Il sindaco Della Bitta: «Intendiamo individuare un dog park per lo sgambamento degli animali».

Problema tutt’altro che risolto, tanto che ora è partita anche una raccolta firme. Si torna a parlare di deiezioni canine a Chiavenna e in questi giorni alcuni cittadini che abitano nel centro storico della città, ma altre parti dell’abitato hanno ovviamente lo stesso problema, hanno pubblicato una petizione per chiedere un intervento di realizzazione di un’area ad hoc per gli amici a quattro zampe. Non è certo un tema nuovo. Già cinque anni fa se ne parlò a lungo e le contromisure da parte dell’amministrazione furono l’avvio di una campagna di pulizie sui muri del centro storico con apparecchiature apposite, che viene ripetuta ogni anno in primavera, e norme più stringenti, soprattutto con l’obbligo di portare con sé una bottiglietta d’acqua, per i padroni che portano a spasso il loro cane in centro. Basta però girare per la città per capire che il fenomeno, seppur in calo, è ancora ben presente.

Le macchie sui muri e i cattivi odori avvertibili in diversi punti, evidenziano come ci sia ancora molto da fare. «Con questa raccolta firme – si legge nella petizione – si richiede di dar seguito alle numerose richieste di residenti e proprietari di cani, che sono costretti a portare gli animali al guinzaglio in giro per il paese senza poterli mai lasciare liberi per non incorrere in una multa o nelle proteste dei passanti». La richiesta è di realizzare una o più “aree di sgambamento”. Recintate e regolamentate. Non solo un posto dove portare l’animale a fare i bisogni per poi abbandonarli, insomma.

«Fa piacere – commenta il sindaco Luca Della Bitta – che i cittadini che hanno avviato questa petizione condividano un’idea che è contenuta nel nostro programma. Altre persone in queste settimane ci hanno posto il problema e presto organizzeremo un incontro con loro per sottoporre le nostre proposte. Dobbiamo individuare un’area che non crei problemi e che sia accessibile. Ben sapendo che non potrà trattarsi di una zona dove non ci saranno regole. Per questo avremo bisogno della collaborazione dei cittadini».

Collaborazione che il Comune invoca anche per il problema dello sporco. «La situazione in centro per le deiezioni solide è migliorata – continua Della Bitta –. In altre zone il fenomeno, invece, si fa fatica a contenere». A discapito delle campagne, lo scorso anno ne sono state fatte due, di repressione. «A queste, non semplici, pensiamo di affiancare una nuova campagna di sensibilizzazione - conclude il primo cittadino -, magari coinvolgendo gli stessi commercianti per quanto riguarda il centro storico».

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