Cgil Sondrio: «Assunzioni alla Coccinella
No all’affidamento esterno del servizio»

Il sindacato interviene sulla vicenda dell’asilo nido comunale, per il quale è emersa la possibilità di sperimentazione di nuove modalità di gestione.

«Serve un piano straordinario di assunzioni per salvaguardare la preziosa natura pubblica del servizio». La Cgil di Sondrio interviene sulla vicenda dell’asilo nido comunale “La Coccinella”, per il quale è emersa la possibilità di sperimentazione di nuove modalità di gestione attraverso l’esternalizzazione del servizio, in particolare per il personale educativo.

Uno scenario che il sindacato boccia, come sottolinea Michela Turcatti, segretario generale della Fp, la categoria che si occupa del pubblico impiego: «L’ipotesi è stata confermata in consiglio comunale e ha generato una forte preoccupazione. Abbiamo avuto in incontro con l’amministrazione comunale di Sondrio ma non ci è stato dato nessun dato certo». Un quadro «in cui rimangono tra l’altro aperte numerose questioni legate alla paventata gestione di un servizio che riteniamo debba restare pubblico e svincolato dalla logica del criterio meramente economico rispetto alla qualità, soprattutto perché si tratta di un’attività lavorativa di accudimento e cura di soggetti in età evolutiva».

La Fp-Cgil critica l’assenza di investimenti in termini di nuove assunzioni a tempo indeterminato di personale a favore del nido comunale, se non per le sostituzioni. «L’unica soluzione che pare concretizzarsi sempre di più sembra andare nella direzione della futura individuazione di un soggetto privato che gestirà il nuovo personale educativo, mentre le educatrici comunali saranno collocate in comando presso tale nuova realtà di gestione».

Questo, secondo la Cgil, determinerebbe la compresenza nello stesso asilo nido comunale di lavoratrici che svolgono gli stessi compiti, con l’applicazione di due contratti di lavoro diversi e ineguali in termini di retribuzione, diritti, continuità professionale e lavorativa. Una situazione che, come rileva il sindacato, si registra in varie realtà in provincia di Sondrio. «Riteniamo che questo scenario possa determinare la dispersione del patrimonio umano e professionale che fino ad oggi ha raccolto l’ampio apprezzamento delle famiglie e che trova riscontro, infatti, nella campagna lanciata da alcuni cittadini a favore della gestione pubblica dell’asilo nido La Coccinella», aggiunge Michela Turcatti. Il sindacato, in definitiva, chiede chiarezza e un cambio di direzione. «Serve un progetto per il nido con un piano straordinario di assunzioni che possa salvaguardare la preziosa natura pubblica del servizio. n 
Stefano Barbusca

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