C’è la ciclostazione
«Utile ai pendolari
e al nuovo turismo»

Funziona la struttura di piazzale Bertacchi. Mazza: «Offre un doppio servizio, deposito per residenti e noleggio per gli escursionisti che arrivano in treno»

Finalmente aperta. Superate le numerose difficoltà, innanzitutto di reperimento dei materiali oltre che gli intoppi burocratici che hanno fatto slittare la conclusione delle opere, la ciclostazione di piazzale Bertacchi inaugurata in settembre in occasione della Giornata europea della cooperazione, frutto com’è della collaborazione Interreg Italia-Svizzera, da ieri mattina è pronta ad accogliere le biciclette di pendolari, cittadini e, perché no, eventuali turisti.

Il sistema di lettura del QRcode utile ad aprire le porte è funzionante e il locale a fianco dell’Agrimercato di Coldiretti è pronto ad accogliere i ciclisti.

«Siamo molto contenti di poter finalmente mettere a disposizione della popolazione questa struttura - ha spiegato l’assessore alla Mobilità Carlo Mazza aprendo le porte della ciclostazione -. Una struttura che offrirà un doppio servizio: per i residenti che devono prendere il treno o l’autobus e che potranno lasciare la bicicletta, anche di valore, in un ricovero sicuro potendola ritirare a qualsiasi ora del giorno e della notte in autonomia, sette giorni su sette, e per i turisti che a brevissimo potranno noleggiarvi le bici elettriche con cui partire alla scoperta del territorio. Un hub vicino alla stazione ferroviaria da cui raggiungere facilmente il sentiero Valtellina, il sentiero Rusca, la passerella delle Cassandre piuttosto che visitare la città».

Per le bici elettriche - una decina quelle che saranno inizialmente messe a disposizione, ma il cui numero potrà essere incrementato in base alle richieste - bisognerà attendere ancora qualche giorno, così come per il servizio di ciclo officina, mentre è perfettamente funzionante la “rimessa”. Accedervi è semplicissimo. Basta ritirare il biglietto o farsi inviare il pdf con il QRcode allo sportello della società Abaco che gestisce la struttura e che è proprio lì a fianco, dopo aver pagato la tariffa scelta (giornaliera, mensile o annuale), e poi scansionarlo all’ingresso del deposito. Una volta che le porte si saranno aperte basterà depositare la bici in uno dei 68 posti a disposizione sui due lati del locale, controllato da telecamere interne, e poi andarsene. Le porte si richiudono automaticamente. In qualunque momento sarà poi possibile ritirare nuovamente la bicicletta.

«La ciclostazione ha suscitato grande interesse e siamo felici che sia finalmente aperta – aggiunge Mazza -. L’auspicio è che possa incentivare l’uso della bicicletta per muoversi in città oppure per raggiungere la stazione e spostarsi in treno, per i sondriesi ma anche per chi risiede nei comuni limitrofi: il servizio è comodo e funzionale, concepito sul modello di quelli già attivi in altre città che hanno puntato sulla mobilità sostenibile».

Per tutto il mese di aprile, tanto da permettere a tutti di saggiare le potenzialità del ricovero in sicurezza, la struttura di piazzale Bertacchi sarà a disposizione gratuitamente. Finito il rodaggio, a partire da maggio, le tariffe saranno di un euro per un giorno, dieci per un mese e 70 euro per un anno. A chi acquisterà abbonamenti mensili o annuali, non per quelli giornalieri, sarà richiesta la marchiatura antifurto della bicicletta, servizio che sarà comunque messo a disposizione sempre nella ciclostazione.

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