Cambio di sacerdoti
A Nuova Olonio
arriva don Davide

Don Bruno destinato ad altri incarichi a Roma Monsignor Abbiati per la beatificazione di suor Laura

Nella Diocesi di Como è consuetudine d’estate procedere con le nomine dei sacerdoti a servizio delle comunità parrocchiali dell’intero territorio: è un tempo, infatti, generalmente meno impegnativo e che consente ai trasferiti di poter iniziare i loro nuovi incarichi con la ripresa dell’anno pastorale.

Come reso noto ieri, dopo otto anni lascia la parrocchia di Nuova Olonio don Bruno Capparoni, sacerdote guanelliano, già parroco di Campodolcino tra il 2008 e il 2012, anno in cui ha assunto l’incarico che volgerà a breve al termine. Nelle prossime settimane, una volta partito dalla frazione di Dubino, sarà chiamato a nuovi incarichi – come si legge dal comunicato pubblicato sul sito della diocesi – per il suo istituto a Roma.

Il sacerdote sessantottenne, che già in passato è stato impegnato a Roma, ha servito per anni anche comunità guanelliane all’estero, in Spagna e in Svizzera. Ora tornerà, dunque, nella Capitale, dov’è già direttore del Centro Studi Guanelliani, organismo dell’Opera don Guanella con lo scopo di promuovere gli studi sulla vita del fondatore.

A Nuova Olonio – sede, tra l’altro, della Casa “Madonna del Lavoro” – arriverà a breve don Davide Patuelli, anch’egli Servo della Carità (titolo proprio dei sacerdoti ordinati per l’Opera don Guanella), il quale lascerà la città di Como, dove attualmente è direttore delle attività della Casa “Divina Provvidenza”. Volto noto nel capoluogo lariano, dov’è apprezzato per il suo impegno a favore dei poveri e dei migranti che bussano alla porta dei guanelliani, don Davide rappresenta l’Opera (insieme a don Marco Maesani, in servizio a Chiavenna) nel Consiglio Presbiterale.

Sarà monsignor Francesco Abbiati, parroco di Albosaggia, il coordinatore del Comitato per la beatificazione di suor Maria Laura Mainetti. Il sacerdote, che a novembre compirà 75 anni e che è dal 1994 alla guida della parrocchia del paese alle porte di Sondrio, avrà quindi l’incarico di gestire i lavori che porteranno alla cerimonia, in programma per il prossimo 6 giugno, in cui la religiosa sarà proclamata beata a distanza di 21 anni dalla sua uccisione.

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