Berlusconi assolto: «Adesso torno»

La Cassazione chiude il caso Ruby, almeno nella parte delle feste ad Arcore e della telefonata in questura. L’ex Cav vuole riprendere a pieno l’attività politica. I suoi: «E adesso chi lo risarcirà di questi anni?»

La sesta sezione penale della Corte di Cassazione ha confermato l’assoluzione, che diventa definitiva, di Silvio Berlusconi nel processo Ruby. L’ex premier era imputato di concussione per induzione e prostituzione minorile. Condannato in primo grado a 7 anni, era stato assolto in appello.

«Tanta felicità». Così da Arcore, dove Silvio Berlusconi ha appreso la notizia della sua assoluzione per il processo Ruby dopo nove ore di camera di consiglio dei giudici della Cassazione, commentano la sentenza della Suprema Corte. Il Cavaliere a quanti lo hanno raggiunto telefonicamente arrivando ad intasare i centralini della sua residenza milanese avrebbe semplicemente detto di essere appunto felice della notizia che mette fine ad un incubo: è stata ribadita la mia innocenza - è in sintesi il ragionamento dell’ex premier - cosa hanno combinato e cosa ho dovuto passare per un processo insensato e ingiusto. Ora aspetto buone notizie anche dalla Corte Europea. Con i suoi consiglieri il Cavaliere si è detto pronto a tornare in campo, E c’è chi pensa che la sua prima battaglia sarà per modificare la legge Severino che gli impedisce di potersi candidare. E’ quello infatti l’ultimo passaggio a cui guarda Berlusconi fiducioso in una sua totale riabilitazione. La notizia dell’assoluzione dell’ex capo di governo ricompatta anche il partito dopo le divisioni e gli scontri delle ultime ore: «E’ un’ottima notizia che risarcisce però solo in minima parte tutto quello che ha subito Berlusconi», è il commento di Giovanni Toti, consigliere politico di Forza Italia che a questo punto auspica che possa esserci «una riforma della giustizia che metta al sicuro l’equilibrio della democrazia nel nostro paese.

Dopo di lui sono in molti ad intervenire anche via twitter, da Maurizio Gasparri che parla di «fine di una persecuzione», a Debora Bergamini che scrive: «che grande gioia dopo tante amarezze e tante montature».

Tra i big azzurri però ci si chiede ora chi ripagherà il Cavaliere per quanto accaduto, tra i primi a domandarselo è Luca D’Alessandro: «la domanda è d’obbligo, chi ripagherà il leader di Forza Italia dalla denigrazione e dal massacro mediatico a cui è stato sottoposto in questi anni». Al deputato azzurro fa eco Anna Maria Bernini, vice presidente dei senatori FI che affida ad un tweet il suo pensiero: «assolto, ma chi risarcisce Berlusconi della sofferenza e dei danni politici di questi anni?».

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