«Basta battaglie tra Sondalo e Sondrio
Restiamo uniti per il bene di tutti»

Sanità. Anche Scaramellini chiede un incontro in Regione e rivendica la centralità del capoluogo. «L’ospedale in città va valorizzato ma non è disertando i tavoli che si ottengono le vittorie»

«Ho appreso dalla stampa che, giovedì (oggi, ndr), il presidente Attilio Fontana incontrerà i sindaci dell’Alta Valle e il Comitato che sostiene l’ospedale di Sondalo: ne prendo atto e informo che, nei prossimi giorni, chiederò un incontro al presidente Fontana e all’assessore Giulio Gallera per presentare loro il punto di vista del sindaco di Sondrio».

Incontro con il Comitato

A parlare, si intuisce, è Marco Scaramellini, che oltre ad amministrare il capoluogo è anche presidente della Conferenza dei sindaci, organismo istituzionale di interlocuzione fra il territorio e Regione Lombardia, dove fare sintesi dei bisogni di salute del territorio, nel suo complesso, sarebbe un “must”, ma che, puntualmente, non riesce nel suo intento. Spinte centrifughe da parte di questo o quel territorio, questo o quel portatore di interessi, impediscono di tenere la “barra a dritta”. E, così, ciascuno cerca la sua strada.

«Come sindaco di Sondrio ho cercato di favorire il dialogo e l’unione rifuggendo da iniziative che, invece, tendono a mettere un territorio contro l’altro - sottolinea -. È fondamentale che si trovi un’unità d’intenti per il bene di tutta la popolazione di Valtellina e Valchiavenna».

E nel considerare quello che è bene per tutti, Scaramellini, mette sul piatto «dati oggettivi, che non si possono interpretare - precisa -, come le distanze, i tempi di percorrenza, la dotazione di infrastrutture di collegamento e le concentrazioni di popolazione. E, in questo senso, la centralità di Sondrio, capoluogo, dove ha sede il più antico ospedale della provincia, è anche, geograficamente, un altro dato di fatto». Elementi da cui Scaramellini fa sortire quella che, a suo avviso, potrebbe essere la ricetta migliore per riscattare la nostra sanità.

«Così come sono convinto che le istanze portate al tavolo di lavoro interno alla Conferenza dei sindaci da parte dei rappresentanti dei mandamenti di Chiavenna, Morbegno e Tirano vadano sostenute con forza, in una logica di sistema, sono anche convinto che l’ospedale di Sondrio debba mantenere e rafforzare la sua centralità, migliorando la sua offerta e i suoi servizi che, al momento, non soddisfano appieno. Allo stesso tempo ritengo che il patrimonio dell’ospedale di Sondalo non vada disperso, anzi, valorizzato e attualizzato, magari anche attraverso una gestione autonoma, come pare richiedano il Comitato e i sindaci dell’Alta Valle. Ma dentro un discorso unitario di sistema provinciale».

Dal quale, insiste Scaramellini, i protagonisti del dibattito su Sondalo si sarebbero sottratti, disertando il tavolo di lavoro comune «e dichiarando - dice Scaramellini - che sarebbero rientrati solo se la loro linea fosse stata accettata come prioritaria, senza che vi fossero spazi di mediazione».

Atteggiamento che, al sindaco di Sondrio, appare inaccettabile, tant’è che mette nero su bianco il proprio pensiero anche a seguito delle recenti, forti prese di posizione pro Morelli.

«Quando sento le accuse, lanciate a mezzo stampa o sui social, con toni spesso sprezzanti e offensivi - dice - dai rappresentanti del Comitato che sostiene l’ospedale di Sondalo, mi chiedo come mai i promotori, che ora hanno idee chiarissime, non le abbiano attuate e sostenute, in tempi molto più favorevoli, quando ricoprivano ruoli di rilievo nella sanità pubblica e nelle istituzioni locali».

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