Bar, grande gelo
«Questo scenario
è apocalittico»

Chiavenna. La notte del coprifuoco, poi i nuovi divieti. Micheroli (Commercianti): «Così ripartenza durissima»

La prima serata del fine settimana con il “coprifuoco”, che impone a tutti di andare a casa alle 23, ma anche l’ultimo con i locali aperti. Che la serata di sabato fosse del tutto particolare a Chiavenna, come altrove, era ben chiaro. Bastava aggirarsi per via Dolzino, per le altre vie del centro storico e per Pratogiano. Le zone classiche della movida apparivano spente come mai prima.

Persone all’interno dei locali, nei posti a sedere, e qualche tavolo all’esterno per i più coraggiosi nell’affrontare le temperature autunnali. Nessun assembramento per un carico di giovani non certo paragonabile a quello dei sabato sera delle scorse settimane.

Alle 23 in strada non c’era più nessuno e da questo punto di vista le consegne sono state perfettamente rispettate. Tanto che non è stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine per spingere a casa i ritardatari oppure per sanzionarli. Anche dopo le 23 lungo le strade statali non si vedeva più un’auto. Segno che tutti avevano fatto ritorno a casa in tempo secondo gli orari stabiliti.

Da questa sera anche volendo di “serate” fuori non si parlerà più.

Almeno fino al prossimo 24 novembre, quando il dpcm scadrà e arriveranno, sempre che non arrivi un’ulteriore stretta prima, nuove indicazioni dal Governo. I locali, infatti, chiuderanno inesorabilmente alle 18. Chiusi cinema e teatri si potrà ancora uscire la sera, fino alle 23. Per fare cosa, però, non si sa. Che la mazzata per bar e ristoranti sarebbe arrivata ieri era notizia attesa. Fino all’ultimo, però, i gestori avevano sperato che un’ulteriore stretta serale non arrivasse.

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