Aveva perso il braccio

L’operazione è riuscita

Alessandro può sorridere

Il ragazzo di 21 anni era rimasto ferito sul lavoro: l’arto si è rivascolarizzato

L’intervento è perfettamente riuscito e adesso, dopo meno due settimane da quel terribile infortunio, lo si può dire con certezza: Alessandro Cerri, 21enne talamonese, ha recuperato il braccio che gli era stato letteralmente tranciato dal tornio mentre lavorava nello stabilimento talamonese della Baker Hughes, Nuovo Pignone.

Ad annunciare la buona notizia la Regione Lombardia, che ieri pomeriggio ha comunicato la riuscita del particolare e complesso intervento chirurgico.

«Al San Gerardo di Monza straordinario reimpianto di arto superiore sinistro in un ragazzo di 21 anni che, per un incidente lavorativo, ne aveva subito l’amputazione - hanno fatto sapere dal Pirellone, riferendosi proprio al giovane valtellinese rimasto gravemente ferito venerdì 11 marzo, alla sera - . A distanza di circa 10 giorni dall’intervento, l’arto reimpiantato è perfettamente vascolarizzato. Complimenti vivissimi all’equipe del dottor Massimo Del Bene, direttore dell’Unità operativa di chirurgia plastica e della mano. Nel 2020, anno di pandemia, con circa 400 urgenze trattate chirurgicamente, il San Gerardo ha raggiunto il numero massimo di interventi dal 2015 facendo registrare un aumento delle urgenze di circa il 90%».

Grande gioia è stata espressa dal papà di Alessandro, Giocondo Cerri, noto sindacalista della Cgil, per anni segretario provinciale e ora in pensione, che ha espresso ringraziamenti da parte sua e di tutti I familiari dell’operaio 21enne attraverso la sua pagina di Facebook.

«La mia famiglia intera, assieme a Roberta, la preziosa ragazza di Alessandro, ringraziano di cuore - tutti i compagni di lavoro di Ale del Nuovo Pignone che con lucidità e freddezza hanno reagito come da manuale, a dimostrazione che i corsi sulla sicurezza servono; il pronto intervento che in pochi minuti era sul posto e l’elicottero che 20 minuti dopo infortunio caricavano Alessandro per portarlo al San Gerardo di Monza con un volo notturno, consentendogli di essere in sala operatoria a meno di 2 ore da infortunio; le diverse equipe che per intera notte si sono alternate intervenendo sul braccio di Ale e facendo quel lavoro eccezionale, tale da diventare promozione per il sistema sanitario lombardo».

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