«Autovelox, contestazioni fuori luogo
Quella collocazione è l’unica possibile»

Il vice sindaco di Chiavenna risponde alle critiche mosse all’impianto preso a fucilate: «È su una strada extra urbana secondaria e tutti i limiti sono stati rispettati»

Dopo la polemica sulle multe, si fa rovente quella sulla collocazione dell’impianto di rilevazione della velocità di via Volta. Anzi, la maggior parte delle critiche all’amministrazione comunale riguarda proprio questo aspetto.L’impianto che tanto fa discutere (richiesto a gran voce dai residenti), e che mercoledì sera è stato oggetto di un raid vandalico (è stato colpito da una rosa di pallini) è posizionato al termine del tratto cittadino di via Volta, poco prima del ponte sul Liro che separa Chiavenna da Mese. Una collocazione che secondo molti rende inutile l’impianto al fine di ridurre la velocità lungo il viale e che è stata scelta proprio per fare cassa. Sono migliaia di multe elevate con cifre record (c’è chi ne ha collezionate fino a 8mila euro), senza contare i punti della patente persi tra gli automobilisti.

«Il tratto in questione non è strada urbana – spiega Trussoni – nè una strada urbana di scorrimento, ma è una strada extra-urbana secondaria». Le regole per questo tipo di strada, caratterizzato da un’unica carreggiata con almeno una corsia per senso di marcia e banchine, consentono di posizionare impianti fissi di rilevamento della velocità. Con dei limiti. «Limiti che sono stati tutti rispettati».

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