Altro reparto Covid
Sono già 5 al Morelli
per 138 ricoverati

Più di 300 tamponi al giorno Sale anche il numero dei decessi, sono 18 in dieci giorni Arriva anche l’esercito

Salgono a cinque i reparti Covid aperti al Morelli di Sondalo da inizio ottobre. Di ieri la notizia dell’allestimento dell’ennesimo spazio ricavato al secondo piano seminterrato del IV Padiglione. Altri quattro reparti, ricordiamolo, sono già attivi nel 1° Padiglione, al piano terra, secondo, terzo e quarto, mentre il primo ospita la Tisiologia, già, di per sè, blindata, considerata la natura della malattia.

Già raddoppiata la Rianimazione

Già raddoppiata anche la Terapia intensiva, con un nuovo spazio allestito nel blocco operatorio chirurgico per un totale di 14 posti disponibili.

Dei quali 12 attualmente occupati, su un totale di 138 persone ricoverate, nella stragrande maggioranza dei casi provenienti da Valtellina e Valchiavenna. Ma ci sono anche i pazienti in attesa di trasferimento nei reparti Covid, 18 in tutto, di cui 10, ospitati nell’Obi (Osservazione breve intensiva) di Sondalo, e otto nell’Obi di Sondrio, ricavata in un’ala apposita dell’Urologia.

Un dispiegamento di forze pari a quello resosi necessario nella primavera scorsa, anche se, rispetto ad allora, ancora non sono stati attivati i posti di degenza di sorveglianza, quelli dedicati, cioè, a pazienti che hanno superato la fase acuta della malattia, ma che non sono ancora dimissibili perchè portatori di sintomi lievi o, comunque, ancora positivi. Due piani disponibili allo scopo ci sarebbero, al VI Padiglione, ma manca, ancora, il personale necessario che, già non è stato facile trovare per completare la dotazione per acuti.Tuttavia ogni sforzo viene condotto per poter allestire anche i 40 posti del VI così da alleviare anche il carico assistenziale Covid dentro le Rsa.

Impressionante il numero dei ricoveri in 10 giorni, 175, 45 in più rispetto a soli due giorni fa, tuttavia identico al numero delle dimissioni intervenute nello stesso lasso di tempo, sempre 175. Alto anche il numero dei decessi in dieci giorni, pari a 18. Negli ultimi due giorni, a perdere la vita, un uomo del 1955 e una donna del 1956. Sono 27, ancora, i pazienti gravi, di cui 12 in Terapia intensiva e 15 con casco “cpap”.

Incessante il lavoro di processazione dei tamponi da parte del Laboratorio analisi di Sondrio, diretto da Antonio Croce, ed operativo dalle 7 del mattino all’una di notte, con reperibilità notturna. Più di 300 i tamponi al giorno processati con risultati garantiti in giornata, entro le 12 ore.Più di 2500, invece, i tamponi nei “drive through” da novembre, con una percentuale di positivi del 18%. Attività svolta dal personale Asst, da lunedì, però, supportato da tre unità dell’Esercito Italiano, formate da un medico e due infermieri, operativi a Sondrio, Morbegno e Bormio.

I militari

Ieri mattina, i militari dell’Operazione Igea, gestita dal Comando operativo di vertice Interforze della Difesa, sono stati accolti in direzione generale da Tommaso Saporito, al vertice di Asst, Paolo Formigoni, direttore socio sanitario, e Daniela Rusconi, responsabile degli operatori sanitari sul territorio.

«Ringraziamo le Forze Armate per questo sostegno - ha detto Saporito -, siamo felici di avervi fra noi, perchè in un momento così drammatico è fondamentale sentire la vicinanza dello Stato. La vostra preparazione nell’affrontare situazioni di emergenza e l’esperienza maturata in contesti difficili ci saranno di grande aiuto».

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