Albosaggia in festa per i suoi campioni: «Ora Olimpiadi qui»

La cerimonia. Una moltitudine per i due “azzurrini” Rocco Baldini e Silvia Berra oro e argento a Losanna. La sfida: portare lo scialpinismo sul Meriggio nel 2026.

Sventolato il Tricolore, fatte “cantare” (a lungo e ripetutamente) bronze, bronzine e campanacci, Albosaggia ha accolto le sue due nuove stelle d’oro e d’argento in arrivo da Losanna. “RoccOro” e “SilviArgento” sono stati abbracciati dalla moltitudine festante per il doppio successo alle Olimpiadi giovanili di Losanna, nello skialp, specialità sprint. Rocco Baldini e Silvia Berra, azzurrini della Polisportiva locale, partiti per la Svizzera con quella speranza che sostiene sempre un atleta sul palcoscenico di gara, ne sono tornati con due medaglie al collo. Ieri pomeriggio un pullmino li ha “scaricati”, accompagnati da Davide Canclini e Ivan Murada, allenatori azzurro e di società, sul piazzale del Comune, accolti da una festante “piazza-piena” di autorità, sindaco Graziano Murada in testa, e di tifosi(ni).

Tutti poi stipati nella sala consiliare per la festa. «Hanno scritto il nome di Albosaggia nella storia dello scialpinismo mondiale» ha letto il sindaco Murada sulla targa a loro dedicata a memoria dell’impresa. “L’irridente” Silvia (argento) ha dedicato a Ivan Murada un “pensierino”: «Sul Meriggio così tanto tempo resta che è diventato re della sua cresta…ha fiuto per certe cose e, grazie al suo “naso”, fa cose favolose…». Poi: «All’inizio non si ha nemmeno la consapevolezza di quanto fatto, ma siamo entrambi super-contenti». Rocco (oro): «Le emozioni, magari, devono ancora dilagare; all’inizio o non c’è consapevolezza di quanto fatto o è troppo grande da assorbire. So solo - sorride - che la medaglia è mia». «Ci auguriamo – insieme – che lo scialpinismo, nel 2026, arrivi qua, sul Meriggio e lasciamo un messaggio per i più piccoli oggi così numerosi: bisogna crederci sempre nei propri sogni; con un po’ di sacrifici, prima o poi, tutto arriva».

Caloroso l’affetto che ha circondato i due ragazzi, capitanato da Enrica Praolini che ha dato la parola alle numerose personalità intervenute. Sindaco Murada («giornata storica per noi questa di oggi; rimarrà per sempre nella memoria grazie a queste due medaglie, azzurre, della Polisportiva Albosaggia. Avete inciso, Rocco e Silvia, il vostro nome sulla pietra olimpica, ad perpetuam rei memoria»). Il presidente Gianluca Cristini ha poi completato: «I due campioni non sono mosche bianche all’interno della Polisportiva, ma facenti parte di un gruppo di giovani che grazie alla loro forza di volontà, all’impegno di tutti i protagonisti della Polisportiva che in 40 anni hanno dato il loro apporto, Ivan Murada per primo o per ultimo (segni scaramantici, bronze a lungo scatenate e sorrisi tra il pubblico) e di quanti collaborano con noi».

Coi complimenti anche la speranza per l’appuntamento del 2026 con le Olimpiadi di Milano-Cortina al quale sta lavorando pure la Valtellina. È spirato chiaro e univoco il messaggio che solo tutti assieme si può arrivare al 2026 col Meriggio che possa ospitare nell’Olimpiade di casa questo sport che “mastica bośàcc”. In tal senso Alessandro Vanoi del Coni regionale: «Obiettivo importante sarebbe avere la sede della gara in Valtellina; una sfida che, se non si fa gruppo, non si vincerà mai». Con lui Ettore Castoldi, Dario Ruttico, Giovanni Villa, Giovanna Bruno, Michele Diasio, Simona Pedrazzi. E gli Alpini a tarar polenta: che sia questo il segreto del successo?

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